Buono il bilancio di fine stagione di una delle strutture termali più rinomate della Toscana: le Terme di Chianciano registrano, infatti, un aumento del 4,5 per cento delle prestazioni termali erogate rispetto all’anno scorso. Mentre si conferma il calo di circa il 10 per cento della cura idropinica - l’Acqua Santa da bere al mattino con salutari effetti sul fegato e le vie biliari - collegato al calo delle fangature della regione epatica, un trend costante da anni ed esteso a tutte le Terme italiane, si registra invece un aumento consistente della fangoterapia artroreumatica (+38 per cento), cura anch’essa in convenzione con il Servizio sanitario nazionale ed erogata presso le Terme Sillene, e un aumento forte delle cure inalatorie (+57 per cento), benefiche per grandi e bambini per le patologie delle prime vie respiratorie, ultime convenzionate in ordine di tempo con il Ssn. Buoni anche i risultati del Salone sensoriale (+20 per cento rispetto all’anno 2008), in calo invece il numero di prestazioni del Centro benessere, causato in parte dalla generale crisi economica che colpisce le famiglie e dovuto anche all’aumento dei centri benessere all’interno degli alberghi. “La valutazione globale dei risultati dell’Azienda Terme di Chianciano spa non può prescindere dalla media e dal raffronto di tutti i dati, sia quelli in positivo che quelli negativi: le prestazioni di Terme di Chianciano aumentano del 4,5 per cento - commenta il presidente di Terme di Chianciano spa Sirio Bussolotti -.
Il trend negativo legato al termalismo tradizionale nel settore dell’idropinica viene dunque compensato dai trattamenti relativi alla cura della persona e anche da altre prestazioni termali, quelle legate ai fanghi e bagni artroreumatici e alle inalazioni”. Il presidente delle Terme chiancianesi sottolinea anche l’impatto positivo della ricaduta della convenzione attivata solo quest’anno, con gli assistiti dell’Inps, circa 700 persone, che hanno avuto un indotto favorevole anche dal punto di vista strettamente turistico.
I 700 assistiti Inps, in considerazione del fatto che sono stati tutti accompagnati e che hanno soggiornato a Chianciano per 13 giorni, si traducono in circa 17 mila presenze turistiche e termali in città. “Si tratta oggi a mio avviso - sottolinea Bussolotti - di lavorare per consolidare i risultati ottenuti, per migliorare ulteriormente l’offerta dei servizi termali, ma anche l’offerta complessiva del 'sistema Chianciano'”. Intanto Sirio Bussolotti ha assunto da pochi giorni anche il prestigioso ruolo di coordinatore della neocostituita delegazione toscana di Federterme; vice coordinatore è Walter Bucelli (Stb, Bagni di Pisa).
“La costituzione di questa delegazione è un passo importante -afferma il coordinatore Bussolotti - per garantire un rapporto più diretto ed appropriato riguardo al settore termale con la Regione e le altre istituzioni, per rilanciare il termalismo tradizionale con l’integrazione della nuova offerta, quella legata al benessere ed alla cura della persona. La nuova delegazione regionale di Federterme è uno strumento che ci consente di affrontare in maniera unitaria i tanti temi aperti in materia di termalismo e di acque termali, nello specifico, solo per fare un esempio, l’uso delle acque termali nelle piscine.
A tale proposito, ci sono anche in Toscana come nel resto d’Italia, molti centri che si definiscono spa ma con le terme non hanno proprio nulla a che fare. Dovremo occuparci inoltre della definizione della figura dell’operatore termale e di portare avanti una attività promozionale coordinata e mirata, ottimizzando le risorse e l’efficacia delle azioni”. Le Terme di Chiaciano Chianciano Terme, caratteristico centro in provincia di Siena, è una delle località termali più conosciute del Belpaese. Come scrive lo storico Pier Francesco Listri nel suo “Dizionario della Toscana” è infatti per interesse Granducale che nel Settecento nacquero i primi stabilimenti internazionalmente noti. Ma le proprietà benefiche delle acque che sgorgano in questo incantevole scorcio della bassa Toscana erano già conosciute nel passato come testimoniano le numerose tracce di insediamenti etruschi e romani. Situata in una posizione a dir poco invidiabile, al confine fra la Val di Chiana (area compresa fra Arezzo e Siena in Toscana, Perugia e Terni in Umbria) e la Val d'Orcia (zona che si estende in gran parte sul territorio senese e in maniera minore su quello grossetano, a nord-est del monte Amiata), a 500 metri sul livello del mare, Chianciano Terme è facilmente raggiungibile sia dal nord che dal sud Italia (tanto per fare un esempio: dalle città di Firenze e Roma è distante poco più di un'ora di auto e ben collegata grazie alla vicinanza dell'autostrada A1).