La situazione di 25 lavoratori a contratto interinale di Safi è stata al centro di un’interrogazione in Consiglio provinciale di Firenze, presentata dai consiglieri Calò e Verdi (Prc-Pdci-Sc) ed alla quale ha risposto l’assessore all’ambiente Renzo Crescioli. “La Safi occupa circa 130 addetti. Fino a poco tempo fa Safi era una società mista pubblico–privato. Con l’ingresso nel capitale sociale di Consiag, società pubblica al 100% anche Safi è divenuta società pubblica.
Prima Safi assumeva con contratti a tempo determinato per poi, eventualmente, convertire gli stessi in tempo indeterminato secondo criteri autonomi. Adesso, essendo società pubblica – ha spiegato Crescioli – non può assumere direttamente perché i criteri legislativi sono diversi. Si sta svolgendo, attualmente, un concorso per la copertura di due posti che ha visto la partecipazione di 300 concorrenti. Non risulta, attualmente, che siano in corso esternalizzazioni anzi, l’azienda starebbe provvedendo a far rientrare servizi ceduti all’esterno”.
Calò ha ricordato che “questi 25 lavoratori sono occupati come autisti o come operatori a terra per lo spezzamento e raccolta rifiuti. E sono lavoratori a contratto interinale con contratti paradossali, cioè lunghi, alcuni da 10 anni anche attraverso appalti e subappalti e, di fatto, sono inseriti nella normale organizzazione del lavoro. Da quanto emerso nel corso dell’audizione fatta dalla sesta commissione non c’è stato confronto sindacale né con la categoria né con la Rsu. Safi e Quadrifoglio si erano impegnati a trasmettere i dati e relativi agli accordi ma ancora non sono arrivati i verbali e i dati.
Quindi mentre sono molto preoccupato per il comportamento tenuto da Safi e Quadrifoglio nei confronti anche della commissione provinciale lavoro, registro che non corrispondeva a vero quanto da essi dichiarato”.