Firenze, 11 ottobre 2007- Si è svolta ieri l’Assemblea dei Soci di Safi durante la quale è stato nominato il nuovo C.d A., adeguando il Consiglio di Amministrazione al nuovo Statuto, che prevede il passaggio da 15 a 5 componenti.
E’ questo un ulteriore passo verso la concentrazione aziendale tra Quadrifoglio e Safi; con la riduzione numerica, prevista dallo Statuto secondo le disposizioni della Legge Finanziaria, sono componenti del C.d A. il presidente Giuseppe Triarico, il vice presidente Livio Giannotti, oltre ad Idilio Pisani, Giancarlo Sottili e David Lognoli.
Il rinnovato Consiglio di Amministrazione è stato così composto con l’obiettivo di accompagnare il processo di concentrazione aziendale SAFI – Quadrifoglio ormai prossimo, con l’accertata disponibilità della maggioranza dei soci privati di Safi di cedere le loro partecipazioni ai Comuni e con la parallela acquisizione azionaria da parte degli stessi dello 0,15% ciascuno del capitale sociale di Quadrifoglio SpA, secondo gli indirizzi già deliberati dai Consigli Comunali.
Le singole indennità dei componenti il C.d A.
sono state ridotte del 10% rispetto a quanto corrisposto in passato, mentre il vice presidente rinuncia all’indennità avendo prioritariamente l’obiettivo di facilitare il percorso finale del processo di concentrazione tra le due società.
“Tutto ciò dimostra come nei Comuni e nelle aziende partecipate dai Comuni ci sia la consapevolezza di accelerare i processi di concentrazione industriale, al fine di costituire imprese di servizi pubblici locali sempre più efficienti ed in grado di garantire agli utenti un sistema trasparante di gestione ed efficiente sul piano ambientale, auspicando che la concentrazione Safi – Quadrifoglio sia il primo passo verso il gestore unico di area” hanno dichiarato congiuntamente i sindaci di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini e di Scandicci Simone Gheri.
“Con questo importantissimo passaggio di riduzione dei costi della società si realizza un sensibile, reale e immediato contenimento dei costi di funzionamento degli organi. È questo un passaggio che ci permette di migliorare l’efficienza gestionale, preparando l’ormai imminente fusione delle aziende”.