Firenze– Un sopralluogo per “vedere lo stato di saturazione improvviso” che sta creando non poche difficoltà a Revet (società che si occupa della raccolta differenziata), visto l’aumento del 40 per cento dei rifiuti nelle campane per vetro, plastica, lattine e tetrapak. Lunedì 14 luglio, il presidente della commissione speciale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti urbani, Paolo Marcheschi (Fi-Pdl), incontrerà il presidente di Revet, Antonio Marrucci. Insieme a Marcheschi, anche Marco Maria Samoggia, presidente di Quadrifoglio, per un confronto sulle criticità denunciate dalla sua società e da Safi, che si occupano di servizi ambientali nell’area fiorentina.
“La situazione – evidenzia Marcheschi – dimostra che i finanziamenti nel settore dei rifiuti vanno fatti in una logica di filiera: non si può pensare di investire nel potenziamento della sola raccolta differenziata. Anche le linee del riciclo debbono essere sviluppate, così come del resto chiede la recente direttiva europea”.
“In prima lettura, la delibera approvata in questi giorni dalla Giunta regionale in materia di rifiuti urbani tuona sulle province toscane, in particolare sull’area metropolitana fiorentina, come una vera minaccia di commissariamento”.
Questo il commento del presidente della commissione speciale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti urbani, Paolo Marcheschi (Pdl-Fi), circa l’approvazione della delibera regionale 527 del 7 luglio scorso in materia di rifiuti. “Il provvedimento di cui condivido lo spirito – continua Marcheschi – evidenzia la necessità per la Giunta di fare, e di fare in fretta, quegli impianti necessari alla nostra regione per scongiurare una situazione d’emergenza". "Non sorprende – aggiunge il presidente – che l’anello debole della catena sia ancora una volta l’area metropolitana fiorentina (Firenze – Prato e Pistoia).
La chiusura della discarica di Case Passerini e la mancanza di impianti idonei collocano quest’area in una situazione delicata ed evidenziano il problema della perimetrizzazione degli Ato imposta dalla legge regionale n. 61/2007, che già a suo tempo ho avuto modo di sottolineare". Secondo Marcheschi, dal provvedimento si evince inoltre che "verranno fatti nuovi accordi con le province di Arezzo e Pisa, senza però specificarne i costi per conferire temporaneamente, ma almeno fino al 2012, i rifiuti fiorentini, pratesi e di Pistoia".
"Sarà mio dovere, in qualità di presidente della commissione rifiuti – conclude Marcheschi - verificare che effettivamente i costi della tariffa non esplodano e che scelte politiche poco lungimiranti non ricadano sulle tasche dei cittadini dell’area metropolitana”.