Rigoletto, Trovatore e Traviata tutte le sere per due settimane in ottobre: è il teatro di repertorio all’italiana, un modello da esportazione nei teatri della Toscana già richiesto anche in Emilia Romagna. L’anno scorso fu una scommessa e una sfida, vinte entrambe con trentamila spettatori paganti che fecero registrare il tutto esaurito in sole due settimane di programmazione: un record che “RECONDITA ARMONIA” mira a bissare nella seconda edizione, dal 3 al 16 ottobre, quando il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino metterà in scena tutte le sere RIGOLETTO, IL TROVATORE e LA TRAVIATA, la popolarissima Trilogia verdiana, proprio per andare a cercare quel nuovo pubblico non abituato a frequentare il teatro d’opera, che magari conosce le arie più celebri senza aver mai avuto occasione di ascoltarle dal vivo, o anche quello che desidera tornare ad immergersi nella grande lirica.
E’ la “terza via” del Maggio, quel diverso aspetto della programmazione che, precedendo la Stagione ufficiale (che si inaugurerà con La Piccola Volpe astuta di Janacek diretta da Ozawa) e differenziandosi ulteriormente dalle caratteristiche uniche del Festival, delinea per un periodo dell’anno una forma di teatro di repertorio di stampo tedesco che propone, a prezzi assai bassi, la quotidianità delle aperture di sipario rispetto al prototipo dell’ “evento” in Stagione.
Ed erano tanti quegli spettatori che, per la prima edizione, mettevano piede per la prima volta al Teatro Comunale: oltre seimila furono i giovani under 26, ai quali erano riservati biglietti a dieci euro.
Promozione che si ripeterà quest’anno, ma anche gli over godranno di prezzi speciali: si va dai 20 euro in seconda galleria ad un massimo di 50 in platea, con la possibilità di risparmiare ulteriormente acquistano il carnet per tutte e tre le opere.
Undici le date consecutive, in cui i tre titoli si alterneranno: un bell’incentivo anche al turismo autunnale, perché consentirà ai visitatori di Firenze di assistere ogni sera ad uno spettacolo diverso.
E due le recite pomeridiane, sabato 10 e domenica 11 ottobre, inserite per venire incontro alle richieste degli appassionati provenienti da tutta la Regione, e dalle Regioni vicine, per poter rientrare in sede dopo l’opera.
Ma la novità di quest’anno è che “Recondita Armonia”, con i tre allestimenti agilmente intercambiabili per titoli di grande richiamo, diventa un modello da esportazione, sia per le Regioni confinanti – i Teatri di Reggio Emilia hanno già richiesto di coprodurli per metterli in scena nei prossimi anni - che per quelli della Toscana, dove l’Assessore alla Cultura Paolo Cocchi annuncia la creazione di un pool di teatri idonei ad ospitarli per farli circuitare, al puro costo di produzione per la Fondazione Maggio.
Dichiarano il Sovrintendente Francesco Giambrone e il Direttore Artistico Paolo Arcà: “Il successo dell’anno scorso, e l’interesse degli altri teatri nei confronti di Recondita Armonia è la migliore risposta a chi pensa che l’opera lirica sia per pochi privilegiati, e taglia i fondi ai teatri. Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino reagisce producendo, lavorando e restando più aperto: c’è al contrario voglia e fame di melodranma, e se si mettono ampi strati sociali in condizione di accedere facilmente ai teatri e frequentarli, assolviamo ad uno dei primi doveri di queste nostre grandi istituzioni culturali”.
Anche quest’anno la messa in scena delle tre opere è affidato ad unico team artistico, formato dal regista FRANCO RIPA DI MEANA – che a Firenze ha firmato spettacoli di successo come Attila nel 2001 e The Banquet al Goldoni nel 2002, e negli anni Novanta novità di Sciarrino e Ferrero -, da Edoardo Sanchi e Silvia Aymonino rispettivamente per scene e costumi, e da un mago delle luci come Guido Levi, che al Comunale ha illuminato spettacoli come Fierrabras di Ronconi e la Bohéme di Jonathan Miller: li attende un impegno creativo notevole, per rendere contemporaneamente compatibili con i limiti tecnici del vecchio palcoscenico del Teatro Comunale tre produzioni più complesse di quelle dello scorso autunno, già per numero e varietà di scene e quadri.
Sul podio, tre direttori di provata esperienza e affidabilità, quali STEFANO RANZANI per Rigoletto (molto applaudita nell’ultima Stagione del Maggio la sua Lucia di Lammermoor dello scorso gennaio, e prima ancora Bohéme nel 2007), MASSIMO ZANETTI per Il Trovatore – affermato nei maggiori teatri internazionali proprio per il repertorio italiano, si alternò a Claudio Abbado nel memorabile Boccanegra fiorentino del 2002 -, e DANIELE CALLEGARI per Traviata, al debutto sul podio del Comunale ma apprezzato nelle principali case d’opera, come alla Fenice per la recente Maria Stuarda.
Le compagnie di canto schierano cast di peso e voci che costituiscono una garanzia di qualità interpretativa.
Protagonista di Rigoletto è ALBERTO GAZALE, che torna a Firenze dopo i successi nello stesso ruolo nell’edizione di Graham Vick, e in Lucia; accanto a lui due debuttanti di lusso sul palcoscenico del Comunale, DESIREE RANCATORE che sarà Gilda e JAMES VALENTI come Duca di Mantova. Nel Trovatore Manrico sarà STUART NEILL, il tenore che sostituì Filianoti nel Don Carlo alla Scala, e Leonora KRISTINE LEWIS, bellissima soprano americana, entrambi per la prima volta al Maggio; in Traviata Violetta sarà impersonata da ANDREA ROST, che torna dopo alcuni anni a Firenze, in alternanza con MARIA LUIGIA BORSI, acclamata in Bohéme; è un ritorno anche quello di FRANCO VASSALLO dopo i successi del suo Figaro nel Barbiere, mentre debutta il tenore albanese SAIMIR PIRGU nel ruolo di Alfredo.
Una grafica spiritosa e d’impatto sottolinea la campagna marketing di Recondita Armonia anno secondo: tre barattoli “ad alto contenuto d’emozione” propongono le “specialità Giuseppe Verdi”: Rigoletto è “intenso ed aromatico”, da “gustare freddo”; Il Trovatore, “forte e piccante”, è da “servire ben caldo”; La Traviata va guarnita “con lacrime e baci”.
Dal 3 al 16 ottobre, a Firenze, “l’opera ha più gusto”.