Il giardino di Boboli, la colonna sonora del film di Martin Scorsese “l’ultima tentazione di Cristo” e i Momix che danzano felpati e flessuosi dietro un enorme telo in cui un gioco di luci raffinatissimo getta tutto in una dimensione surreale.
Si tratta di “Passion”, l’ultima fatica della compagnia americana fondata nel 1981 dal genio di Moses Pendleton.
Tra ritmi mediorientali e sintetizzatori, ecco apparire all’improvviso bianche figure striscianti, nastri rossi svolazzanti, spose pensierose e ombrelli ruotanti.
La musica di Peter Gabriel è stata eccezionalmente potenziata dalla proiezione sul telo dei simboli di aria, acqua, terra e fuoco nonché dalle immagini della tradizione cristiana e orientale come Cristo, Maria Maddalena, Budda, Shiva e icone Maya. Ognuna di queste figure è stata poi modificata e resa ancora più suggestiva da un gioco di luci, ombre e colori che hanno messo in risalto o in dissolvenza la performance degli atleti.
La perfetta sincronia tra danza, musica e immagini ha dato così vita ad una esibizione unica nel suo genere che giustifica ampiamente il tutto esaurito molti giorni prima dello spettacolo.
Ballerini, ginnasti, acrobati, illusionisti.
Non c’è una definizione esatta per i Momix, eccellenti esecutori di coreografie mistiche ed intimiste dalle tendenze surreali. I costumi sono quasi sempre essenziali, in alcune parti dello spettacolo letteralmente ridotti al minimo proprio per esaltare ai massimi livelli il loro vero strumento: il Corpo. Eccezionale bellezza e inventiva sono così contornate dalla sensazione di estrema semplicità e leggerezza con la quale questi atleti sembrano lavorare. Ma è chiaro ed evidente il grande sforzo e l’incredibile preparazione necessaria per svolgere esibizioni di teatro danza multimediale a questi livelli.
Il loro nome deriva da un assolo creato dallo stesso Pendleton per le olimpiadi invernali di Lake Placid del 1980.
Ormai sono oltre vent’anni che i Momix girano per il mondo con opere e performance caratterizzate dal magistrale uso di corpo, costumi, attrezzi, luci e giochi d’ombra in grado di evocare immagini quasi oniriche.
La compagnia ha fornito anche vari programmi alla tv italiana e francese e ha ricevuto la medaglia d’oro al Festival di Verona nel 1994. In Italia ha partecipato alla tournee di Renato Zero e è apparsa in 5 produzioni della Rai trasmesse in mondovisione in ben 55 paesi.
Questa impedibile performance fa parte della sezione danza di Operafestival 2007.
L’Operafestival anche quest’anno ha deciso di dedicare tre serate al ballo portando, nelle più suggestive cornici toscane, compagnie di altissimo livello e prestigio quale quella dei Momix e quella del New York City Ballet il cui spettacolo, previsto a Boboli il 30 luglio, è stato organizzato in collaborazione con il Florence Dance Festival.
Gli altri prossimi appuntamenti di Operafestival sono le opere Tosca di G.
Puccini (Boboli 25/7; San Galgano 28/7 e 3/8), Rigoletto di G. Verdi (Boboli 31/7 e 7/8) e La Traviata di G. Verdi (Boboli 2/8).
Virginia Friggeri