Settantotto alloggi ristrutturati alle cosiddette “navi” in via Liguria alle Piagge, assegnati ad altrettanti inquilini. Oggi il sindaco e l’assessore al patrimonio hanno tagliato il taglio nastro e consegnato le chiavi agli assegnatari degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica. Era presente anche il presidente di Casa spa Giovanni Pecchioli. Con questo intervento si completa il restyling del complesso residenziale (circa 36.700 metri quadrati) costruito negli anni Ottanta nell’area a ovest di Firenze, che ha visto la completa ristrutturazione di 280 alloggi, diventati 312 a seguito di modifiche strutturali.
Sono stati effettuati il consolidamento statico degli edifici, il rifacimento delle facciate, l’inserimento di sistemi di aerazione forzata, la sostituzione e l’adeguamento degli impianti, nonché modificazioni tipologiche agli alloggi e la realizzazione di 4 spazi non abitativi a uso sociale. Il costo complessivo dell’intervento (realizzato dall’impresa SACS srl di Napoli, su progetto della Ipostudio e della STS di Bologna) è stato di 20.159.038 euro.
La giornata di festa alle “navi” è iniziata all’anfiteatro con musiche di Ennio Morricone diffuse in tutta l’area.
A seguire performance di acrobati keniani della compagnia circense “Creature”. Dopo i saluti del sindaco e dell’assessore al patrimonio con la consegna delle chiavi agli assegnatari, buffet per tutti con prodotti offerti da Mukkilatte e Mercafir. La riqualificazione delle Piagge
Questo recupero si è inserito in un più ampio programma che ha visto nel quartiere delle Piagge ridursi le situazioni di disagio sociale generate dal degrado urbano e dall’inadeguatezza dei servizi del quartiere.
Il Comune di Firenze ha deciso di riqualificare l’intera area, intervenendo sia con massicci investimenti di recupero edilizio e per nuovi spazi pubblici, sia affidando un piano-guida di riassetto complessivo al Giancarlo De Carlo, uno dei padri dell’architettura italiana, che ha lasciato questo lavoro come ultima eredità prima della sua scomparsa. Per il primo obiettivo sono già stati in vestiti 52 milioni di euro che, oltre al restyling delle “navi” (un’operazione realizzata con il diretto coinvolgimento dei comitati di autogestione, delle associazioni e degli stessi abitanti, in un percorso progettuale che ha trovato sede nel Laboratorio di Quartiere), ha visto la realizzazione di nuove aree verdi (con la piantumazione di oltre 400 alberi) e parcheggi, di percorsi pedo-ciclabili, di uno spazio polivalente per giovani, di un centro anziani, di una ludoteca, di un anfiteatro, di attrezzature sportive e per il tempo libero, di spazi sociali.
Alle Piagge è anche stata realizzata una nuova fermata ferroviaria, dalla quale si arriva in 7 minuti alla stazione di Santa Maria Novella.
L’intervento sulle “navi”
Il complesso residenziale delle “navi”, realizzato negli anni 1982-1986 con il sistema della prefabbricazione in loco, ha evidenziato in breve tempo il degrado delle strutture architettoniche realizzate troppo velocemente e con tecnologie scadenti. Lesioni strutturali, obsolescenza degli impianti tecnologici, infiltrazioni di acqua, fenomeni di condensa, oltre a mutate esigenze abitative, hanno richiesto un intervento di recupero edilizio globale finalizzato alla riconversione tipologica, alla ristrutturazione e al rifacimento degli impianti.
Gli edifici sono stati interessati da programmi di ristrutturazione edilizia e di recupero, nonché da interventi di riqualificazione urbana delle aree di pertinenza, realizzati anche attraverso l’individuazione di soluzioni sperimentali innovative finalizzate alla rimozione delle patologie edilizie.
Gli obiettivi principali dell’intervento sono stati: la modifica e la nuova distribuzione delle tipologie residenziali, ottimizzando gli schemi planimetrici degli alloggi al fine di renderli rispondenti alle esigenze espresse dagli utenti; la manutenzione, risanamento degli alloggi (e sostituzione degli impianti) volti ad eliminare gli effetti e le cause del degrado, con l’adeguamento alle normative vigenti e, più in generale, a introdurre soluzioni migliorative delle condizioni abitative; l’introduzione, in particolare nel quadro degli interventi di ristrutturazione e riqualificazione delle facciate, di elementi in grado di rafforzare l’identità architettonica degli edifici e di creare un paesaggio urbano più familiare.
L’intervento, seguito negli stadi di progettazione e realizzazione dall’ufficio edilizia residenziale pubblica, è stato effettuato in cinque fasi, con un complesso piano per la mobilità degli inquilini a cura della direzione patrimonio.
La prima fase è iniziata nel 2003 e l’ultima (che oggi vede la sua conclusione) nel dicembre 2007.
Per permettere la ristrutturazione degli alloggi, è stato necessario trasferire in appartamenti “volano” gli inquilini che, se volevano, alla fine di ogni fase sono rientrati negli alloggi ristrutturati, liberando a loro volta quelli da ristrutturare nella fase successiva.
(fd)