Un faccia a faccia tra il critico d’arte Vittorio Sgarbi e il cantante – mattatore di X Factor Morgan. E’ l’attesissimo evento in programma a Siena in Piazza Duomo, lunedì 4 maggio alle 21.00. “InContro tra Arte, Genio e Follia. Conversazione con Vittorio Sgarbi e Morgan. Preludio teatral–musicale di Luigi Maio” è un appuntamento da non perdere, a metà strada tra una lectio magistralis a due voci che prende le mosse dal tema della mostra “Arte, Genio, Follia. Il giorno e la notte dell’artista” in corso al Complesso Museale Santa Maria della Scala fino al 25 maggio e uno spettacolo vero e proprio, ricco di colpi di scena e incursioni all’insegna dell’improvvisazione e dell’ironia.
In scena due mondi culturali talvolta distanti, quello dell’arte e della musica, che tornano a dialogare attraverso due straordinarie personalità con la fama di personaggi contro, che al “genio” e alla “follia” sono spesso accostati. La serata - promossa dagli organizzatori della mostra “Arte, Genio, Follia”: Comune di Siena e Fondazione Monte dei Paschi di Siena, attraverso Vernice Progetti Culturali e Complesso Museale Santa Maria della Scala - è aperta al pubblico, e avrà un suggestivo preludio teatral-musicale.
Si tratta della messa in scena dell’Opera da Camera “Des Wandererswand - Vita, opere e follia di Adolf Wölfli” scritta, musicata ed interpretata dal musicattore Luigi Maio, poliedrica figura di musicista, attore, scenografo e autore che, reinventando il Teatro musicale da Camera, ha vinto, tra gli altri, il Premio dei Critici di Teatro e il Premio Petrolini, cui si è aggiunto infine il titolo di Ambasciatore UNICEF per l’alto valore pedagogico riconosciuto al suo lavoro. Luigi Maio, che nello spettacolo sarà accompagnato al pianoforte da Enrico Grillotti, nei panni del Dottor Morgenthaler, interpreterà Wölfli, il pittore, illustratore, compositore e scrittore di cui la mostra ospita nella sezione dell’Art Brut, una piccola ma significativa selezione di opere.
Wölfli, internato nel manicomio di Waldau nel 1895 come schizofrenico e criminale, nel 1907 incontrò Walter Morgenthaler, lo psichiatra che lo ebbe in cura e che, per primo, si accorse delle stupefacenti qualità artistiche di questo contadino svizzero apparentemente incapace di comunicare con il mondo. Nel 1921 Morgenthaler scrisse un libro sul percorso clinico e artistico di Wölfli, divenuto uno dei capisaldi della letteratura medica dedicata al rapporto tra arte e follia. Nell’iniziativa, è coinvolta anche l’Università di Siena: gli studenti saranno, infatti, protagonisti di sei laboratori che a partire dal tema della mostra, daranno vita e corpo ad alcuni progetti multimediali: video, reportage, file musicali e anche un originalissimo radiodramma, che sarà possibile ammirare ed ascoltare dal 4 maggio per tutta la durata della mostra.