Un rallentamento per circa un mese delle lavorazioni di uno dei tre cantieri aperti in zona stazione Santa Maria Novella con alcune modifiche di viabilità su richiesta degli operatori economici. Ma anche una serie di iniziative insieme ai Quartieri per valorizzare gli esercizi commerciali e le attività artigiane di questa area e di viale Talenti e piazza Batoni in vista delle festività natalizie. Dal 5 dicembre sarà allestita una corsia sul lato destro di via Alamanni per l'intero tratto da via Iacopo da Diacceto al Bar Deanna e presto sarà aperto anche il nuovo ingresso del parcheggio sotterraneo della Stazione.
La corsia sarà utilizzata da veicoli privati, taxi e anche da alcune linee del trasporto pubblico mentre per altre la fermata sarà spostata dalla collocazione attuale in prossimità dell'incrocio via Diacceto-via Alamanni in via degli Orti Oricellari, in modo da facilitare l'accesso alla zona commerciale. Questa nuova organizzazione andrà avanti fino al 5 gennaio. Da questa data verrà apportata una ulteriore modifica, funzionale alle manifestazioni di Pitti Immagine Uomo. Ovvero sarà istituito un doppio senso di circolazione in piazza Stazione (lato Caserma dei Carabinieri) che consentirà di ridurre il numero delle linee del trasporto pubblico e dei taxi su via Valfonda.
Parte dei bus Ataf diretti verso il centro e tutti i mezzi Sita saranno infatti dirottati su questo nuovo itinerario in modo da consentire una organizzazione più funzionale del transito pedonale in zona Fortezza. Una volta terminate le manifestazioni di Pitti Immagini Uomo, quindi dal 16 gennaio, l'organizzazione del cantiere tornerà alla situazione antecedente il 5 dicembre e così rimarrà fino a conclusione (prevista per fine gennaio).
Insieme alla riorganizzazione del cantiere della stazione, sempre con l'obiettivo di valorizzare il tessuto commerciale sia in questa area che in quella viale Talenti-piazza Batoni, i Quartieri organizzeranno insieme agli operatori iniziative per promuovere la presenza dei cittadini nelle due zone.
"Firenze c'è, lo dimostrano i 1600 fiorentini giunti stamani al Teatro Saschall per partecipare alla tavola rotonda organizzata per dire NO al treno in Piazza Duomo" Mario Razzanelli, capogruppo Udc in consiglio comunale commenta così la straordinaria partecipazione della cittadinanza al Convegno Un treno in Piazza Duomo, l'impatto della tramvia al patrimonio artistico e sulla città e al quale sono intervenuti in veste di relatori Francesco Alberoni, Vittorio Sgarbi, Bertrand du Vignaud, Mina Gregori, Lapo Mazzei, Paolo Targetti, Laudomia Pucci, Paolo Blasi, Stefano Merlini, Tito Arecchi, Nicoletta Gentile, Luigi Cappugi e Giovanni Pallanti.
"Oggi è stato fondamentale per ribadire al Sindaco e alla sua giunta che i fiorentini non vogliono il passaggio del treno in Piazza Duomo, non solo. Il Sindaco deve prendere atto della sconfitta subita con il referendum dello scorso 17 febbraio sulle linee 2 e 3 che ha chiaramente spazzato via ogni dubbio circa il parere dei fiorentini sulla fattibilità di questo progetto". "Ed è proprio in virtù di questo risultato che – ha proseguito Razzanelli – e del numero dei presenti oggi al Saschall che Vittorio Sgarbi ha proposto un incontro con i Ministri Bondi e Matteoli un incontro perché venga chiarito in maniera definitiva di mettere fine a questa follia urbana che è la tramvia e che sta minacciando non solo i monumenti ma la stessa identità della città di Firenze".
Vittorio Sgarbi rincara la dose, "la percezione che il mondo ha dell'Italia – dice - è la percezione della civiltà fiorentina, di Dante, Brunelleschi e che un Sindaco non rappresenti l'orgoglio di Firenze è assolutamente inverosimile, come del resto non si può pensare che un solo cittadino intelligente possa tollerare questo orrore". Ancora, con il dito puntato verso il governo di Firenze, Sgarbi dichiara che "vincerà chi avrà la forza di dire che NON si può distruggere la civiltà fiorentina.
Il pasticcio della primarie, di Cioni, della magistratura provano che la Sinistra è in condizioni disperate, il Sindaco se ne deve andare e quelli che hanno sostenuto questa follia non possono continuare ad essere al governo della città". Nel dibattito, che ha conosciuto anche momenti di particolare infervoramento tra i relatori, c'è chi come Bertrand du Vignaud, Presidente europeo del Word Monument Found e del Word Monument Watch (l'Osservatorio sui monumenti mondiali che versano in stato di pericolo) sostiene che "le future generazioni hanno il dovere di lasciare intatto il patrimonio culturale di Firenze e che essendo la tramvia un problema che esce fuori da questa aula e da questa città, Razzanelli e Firenze potranno contare anche sul mio appoggio, sull'appoggio dell'Europa".
Scrosciano applausi anche sugli interventi di Mina Gregori, per la quale "il treno di passaggio in Piazza Duomo arrecherà gravi danni ai mosaici del Battistero e le vibrazioni non possono essere evitate", di Lapo Mazzei che torna sui passi della storia fiorentina, citando tram, filobus, autobus elettrici e dichiara "Il tram occupa uno spazio tale che blocca l'uso di ogni tipo di veicolo pubblico e privato, ma i veri grandi sacrificati di questa operazione sono i pedoni, perché gli spazi conquistati saranno loro tolti per essere destinati ad un progetto che, sono sicuro, tra qualche anno vedremo fallire".
Paolo Targetti, "non sono in linea di principio contrario alla tramvia ma quella fiorentina è un vero e proprio treno e a Firenze che non ci può stare né in Piazza Duomo, né in città", mentre Paolo Blasi ha ribadito che "l'amministrazione non ha mai preso seriamente in considerazione nessuna proposta alternativa come il progetto della micrometropolitana presentato dall'Università di Firenze alla fine degli anni novanta". In prima linea anche i vari comitati contro la tramvia come Linea 3, Salviamo Firenze, Piazza della Vittoria, Comitati dei Cittadini, Firenze in Movimento, Italia Nostra, e di Vivi Fiorenza.
Ha concluso Razzanelli "la partecipazione massiccia di oggi ha dimostrato che il cammino con il referendum è appena iniziato. Firenze C'è. A differenza delle assemblee di Renzi e Pistelli al Palacongressi e al teatro Puccini per contendersi la poltrona di Sindaco, oggi i fiorentini si sono riuniti per salvare la propria città dall'amministrazione di questa giunta e di tutti quelli a loro correlati"