Firenze, 21 Aprile 2009- Sette milioni di euro stanziati dal Ministero della Giustizia per gli arredi e i sistemi di sicurezza del nuovo Palazzo di Giustizia a Novoli, che permetteranno di avviare finalmente le operazioni di trasloco degli uffici giudiziari fiorentini, oggi divisi in 13 sedi diverse, con l'obiettivo di terminare il trasferimento entro il primo semestre del 2011. E' quanto annunciato stamani dal ministro della Giustizia nell'incontro che si è tenuto in Prefettura con il sindaco, il prefetto e i vertici della magistratura fiorentina.
Nel sopralluogo al Palagiustizia seguito all'incontro, il sindaco ha anche annunciato che sabato 25 aprile i fiorentini potranno visitare l'edificio, in un pomeriggio di 'porte aperte' per far conoscere da vicino una parte di questa grande opera progettata dall'architetto Francesco Ricci, dove lavoreranno circa 1350 addetti. Dalle 15 alle 19 chi è interessato potrà presentarsi all'ingresso di viale Guidoni e, in gruppi di 20, sarà accompagnato in una visita guidata dai tecnici della direzione nuove infrastrutture e della Protezione civile del Comune.
All'interno della struttura saranno posizionati pannelli con progetti e proiettate immagini dello stato di avanzamento dei lavori. "Oggi abbiamo fatto un posso molto importante. E' la prova che quando si lavora insieme, nel principio della collaborazione istituzionale e della continuità amministrativa, si può andare nella giusta direzione, nell'interesse dei cittadini. E di questo voglio ringraziare per prima cosa il ministro, e tutti coloro che si sono impegnati in questi mesi per raggiungere questo risultato" ha detto il sindaco, che stamani era accompagnato dal deputato fiorentino consigliere di Forza Italia, dal presidente della commissione urbanistica e dal consulente del Comune già assessore ai lavori pubblici.
Il sindaco aveva scritto al ministro il 2 marzo scorso, sollecitando una sua visita a Firenze "per verificare personalmente lo strato delle cose". I sette milioni di euro stanziati dal ministero, anche se non coprono interamente la cifra prevista per gli arredi e i sistemi di sicurezza, consentiranno comunque di avviare la fase del trasferimento, le cui modalità saranno concordare da un tavolo tecnico che si insedierà "in tempi brevissimi". Rispetto al fabbisogno previsto, due milioni di euro potranno comunque essere coperti grazie ai risparmi effettuati dal Comune nell'ambito del quadro economico complessivo dell'opera.
Il nuovo Palagiustizia assorbe, da solo, quasi un quarto dell'intera superficie edificabile prevista sull'area di Novoli che, complessivamente, è di circa 800.000 metri quadrati. Si tratta del secondo più esteso Palazzo di Giustizia italiano dopo quello di Torino e interessa un'area di 3 ettari, con una superficie utile di circa 126.000 metri quadrati distribuita all'interno di 15 corpi di fabbrica, con un ingombro complessivo di 230 per 180 metri alla base, elevati per un'altezza massima di 76 metri; gli unici edifici fiorentini più alti resteranno la Cupola del Brunelleschi (114 metri) e la Torre di Arnolfo (95 metri).
I piani interrati della cittadella giudiziaria sono destinati agli archivi, sopra i quali sono sistemate gran parte delle aule di dibattimento tranne due di assise e la maxi-aula, poste al piano rialzato, mentre gli ultimi piani accoglieranno le aree riservate ai magistrati e alle procure. I lavori del primo lotto (realizzati dall'Ati Inso-Bentini) sono iniziati nel giugno 2000, mentre il secondo lotto aggiudicato alla stessa impresa, la Inso Spa in associazione di imprese con Cofatech Spa, con i lavori che si concluderanno entro la fine del 2009.
L'importo complessivo dei lavori del primo lotto è pari a 104.384.000 euro, mentre per il secondo lotto è di 33.510.000 euro. Per realizzare le fondamenta è stato necessario trivellare oltre 1.250 pali per una lunghezza che sfiora i 30 chilometri. Sono stati scavati ben 250 mila metri cubi di terreno, utilizzati per rinforzare gli argini dei fiumi dell'area pratese. Sono stati necessari 54 mila metri cubi di calcestruzzo e 5.500 tonnellate di acciaio per il cemento armato. Per portare a compimento i lavori del primo lotto sono occorse 145 mila giornate di lavoro, impegnando in media 100 lavoratori al giorno, con punte che hanno superato le 540 unità.
(fd)