“Abbiamo votato un atto importante per il nuovo Palazzo di Giustizia a Novoli: ci dà la garanzia che l’opera verrà interamente eseguita e che non correremo il rischio di avere una struttura pubblica non finita”. Lo ha detto oggi l’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Coggiola, commentando la delibera approvata dalla giunta comunale “con la quale viene affidata alla ditta Inso del Consorzio Etruria – ha affermato l’assessore – l’esecuzione del secondo lotto dei lavori del Palagiustizia, agli stessi patti e condizioni del primo lotto”.
Uno stanziamento di oltre 60 miliardi ottenuti in parte attraverso il ribasso d’asta, in parte con la somma già a disposizione. “Con questo atto e con i precedenti (l’approvazione dei progetti esecutivi delle opere strutturali) nei prossimi giorni saranno materialmente iniziati gli scavi di fondazione: sarà il via concreto ai lavori” ha spiegato ancora Coggiola.
La giunta ha anche deciso che per utilizzare la percentuale che per legge viene destinata alle “opere d’arte” (in questo caso 5 miliardi e 700 milioni) sarà indetto un concorso internazionale, che coinvolga il nuovo ambiente urbano dell’area ex-Fiat di Novoli.
Gli assessori Coggiola e Biagi e Di Giorgi definiranno il tema e proporranno alla giunta le modalità specifiche del concorso.
Il Nuovo Palazzo di Giustizia costerà complessivamente 270 miliardi, interamente finanziati dallo Stato; i lavori dureranno circa quattro anni. Il progetto originario è dell’architetto Leonardo Ricci, adeguato poi alle nuove esigenze nate con la riforma sul giudice unico. Sorgerà su un’area di tre ettari, sarà lungo 240 metri e largo 156, con altezze da 32 metri (area uffici) a 64 metri (la torre della Corte d’Appello).
Ci lavoreranno circa 4mila persone fra giudici, avvocati, cancellieri e impiegati.