Il documento è stato firmato anche da Francesco Leoni e Massimo Pieri (FI) e Gabriele Toccafondi (Azione per Firenze). «A seguito della nostra richiesta - si ricorda nell'interrogazione - la "direzione nuove infrastrutture" ha provveduto a fornire un elenco dettagliato delle determinazioni dirigenziali relative agli incarichi ed alle consulenze affidate direttamente nel corso del 2003. Nell'elenco è emerso che l'incarico per la "direzioni lavori" del palagiustizia è stato affidato all'ingegner Mario Moranti subito dopo che quest'ultimo è stato collocato a riposo in prepensionamento per un importo pari a oltre 600 mila euro».
«Dal canto suo - prosegue l'interrogazione - l'ingegner Paolo D'Elia, firmatario della determinazione dirigenziale di affidamento dell'incarico, valuta il pensionamento anticipato di Moragnti come risparmio per l'amministrazione». Per questo Tondi e Morelli chiedono di sapere «se corrisponda al vero che l'incarico sia stato affidato all'ingegner Morganti solo dopo che lo stesso si sia collocato a riposo», «perché non si sia proceduto, data la particolare situazione dei lavori del palagiustizia, a congelare il prepensionamento di Morganti», «Perché non sia proceduto a rinviare la sua richiesta di collocamento a riposo, per il tempo necessario a formare opportunamente uno o più dirigenti della struttura che lo hanno affiancato sin dall'inizio dei lavori, consentendo così un risparmio di soldi comunque pubblici» e, infine, «se non si ritiene il percorso intrapreso in questo caso un precedente per altri dipendenti comunali in procinto di andare in pensione».