Approvata ieri pomeriggio in Consiglio Comunale la risoluzione proposta dalla commissione urbanistica per «il rapido completamento e messa in esercizio del nuovo palazzo di giustizia». In particolare il documento chiede al sindaco e alla presidenza del Consiglio Comunale di lanciare «un forte appello al Governo e al Parlamento affinché siano reperite le risorse necessarie per il completamento delle opere e l'acquisto degli strumenti e dei materiali necessari per consentire, fin dal 2009, il progressivo trasferimento delle funzioni giudiziarie per le quali durante l'anno saranno pronti i locali nel nuovo palazzo di giustizia».
«Per questa operazione - si legge nel documento - sono necessari circa 5 milioni di euro per il sistema integrato di sicurezza e circa 9 milioni di euro di euro per gli arredi, per i quali tuttora risulta non vi sia la copertura finanziaria presso il ministero della giustizia». La commissione urbanistica, presieduta da Antongiulio Barbaro negli anni scorsi ha condotto sopralluoghi presso il cantiere del nuovo palazzo di giustizia, del parco di San Donato e del nuovo quartiere che sta sorgendo nell'area ex-Fiat.
«Sono soddisfatto di questo largo voto del Consiglio Comunale, mi pare costituisca un forte segnale di unità di intenti delle forze politiche su un tema di grande importanza per la città: spero che il Governo e il Parlamento raccolgano prontamente questa sollecitazione - ha commentato il presidente della commissione urbanistica Antongiulio Barbaro - sulla base di questa risoluzione intendo promuovere uno o più incontri istituzionali della commissione per sensibilizzare alla soluzione del problema».
«Ben venga questo atto - ha commentato la capogruppo di Forza Italia-Pdl Bianca Maria Giocoli - ma si poteva fare prima, evitando di perdere tempo e denaro: si doveva sapere che il palagiustizia sarebbe costato qualcosa come mezzo milione di euro l'anno per la manutenzione di tutti gli impianti installati. Al momento della progettazione del nuovo palazzo di giustizia, insomma, si poteva preventivare un simile costo di gestione». «Non si pensi ora di dare la colpa al Governo Berlusconi - ha aggiunto la capogruppo di Forza Italia - se non verranno approvati i fondi, siamo pronti, e lo abbiamo dimostrato, a fare in modo che questa fondamentale struttura possa essere attivata quanto prima.
Non è certo colpa, però, del centrodestra se ci troviamo in questa situazione». «L'atto approvato oggi è il frutto di un lungo lavoro in commissione e di una battaglia che stanno portando avanti tutti i gruppi consiliari - ha aggiunto il capogruppo de Comunisti Italiani Nicola Rotondaro - è interesse della città che tutte le funzioni siano trasferite al più presto nel nuovo Palagiustizia. Speriamo anche che attraverso questo appello al Governo - ha proseguito Rotondaro - il nuovo Ministro della giustizia Alfano riesca a fare quello che non ha fatto Mastella».
Il nuovo Palazzo di Giustizia a Novoli nasce dall'esigenza di riunificare le funzioni di giustizia attualmente disperse in nove sedi, per lo più nel centro cittadino, in molti casi in edifici storici ormai inadeguati dal punto di vista funzionale e della sicurezza, e la cui attuale collocazione concorre all'inefficienza del servizio di giustizia ed alla congestione della mobilità in città. I lavori per la sua realizzazione sono iniziati nel giugno 2000, ed il primo lotto si è concluso nel febbraio 2008, attualmente in fase di collaudo, mentre il secondo lotto dovrebbe essere concluso nel giugno 2009, per un importo complessivo superiore a 96 milioni di euro.
Il progetto, elaborato negli anni '90 dallo studio dell'architetto Leonardo Ricci risulta il secondo più esteso in Italia dopo quello di Torino, con un volume complessivo di 520.000 metri cubi organizzato in 15 corpi di fabbrica ed un'altezza massima di 76 metri; al suo interno troveranno adeguata collocazione 948 uffici per le funzioni "giudicanti" (tribunale, corte d'appello, giudice di Pace, sia civili che penali, completi dei servizi amministrativi e di cancelleria) e "requirenti" (procura generale, procura presso il tribunale e polizia giudiziaria), 7.700 metri quadrati dedicati ad ospitare gli archivi, la sede dell'ordine degli avvocati, 31 aule di udienza e una maxi-aula, le zone di massima sicurezza, altri servizi accessori quali bar, banca ufficio postale, biblioteca, foresteria, ecc..
«La riunificazione delle funzioni giudiziarie nel nuovo palazzo di giustizia - ha concluso Barbaro - consentirà in prospettiva di liberare diversi immobili di proprietà del Comune di Firenze che attualmente ospitano alcuni importanti uffici di giustizia, per un totale di oltre 17.000 metri quadrati di superficie lorda, permettendo così la riprogrammazione dell'uso di tali spazi per finalità pubbliche o di pubblica utilità, come già ipotizzato dalla giunta comunale. L'attuale collocazione delle funzioni giudiziarie in edifici pubblici e privati grava sul bilancio del Comune di Firenze per un onere complessivo, nel 2007, stimato in oltre 9milioni e 700mila di euro comprensivo di canoni di locazione, spese telefoniche e di condizionamento degli ambienti, manutenzione dei locali, servizio sorveglianza, ecc., oneri economici cui lo Stato fa fronte solo fino al 60-70% del totale e con 4-5 anni di ritardo».