Due sedute del consiglio comunale saranno dedicate all'esame ed all'approvazione del bilancio di previsione 2004 e del bilancio triennale 2004/2006. Si comincerà lunedì prossimo con la relazione del vicesindaco e assessore al bilancio Giuseppe Matulli. Subito dopo avrà inizio il dibattito che proseguirà anche la sera Le votazioni finali sono previste per martedì 30 marzo.
Le spese previste per incarichi professionali esterni di un dato anno sono almeno tre o quattro volte maggiori rispetto alle previsioni inserite nel bilancio triennale dell'anno precedente.
Senza poi dimenticare che il Comune spende ben 24 milioni per le consulenze esterne e appena 370 mila euro per la formazione dei propri dipendenti». E' quanto denuncia il capogruppo dell'UDC Federico Tondi «dopo un lungo lavoro di ricerca di comparazione tra i dati del 2002/2003 su quanto l'amministrazione spenda per affidare incarichi, servizi e consulenze a soggetti, ditte e professionisti esterni». «Nel 2001, ad esempio - ha spiegato Tondi - si passa da 3 miliardi e mezzo di vecchie lire ad oltre 22 miliardi, per il 2002 da 8 miliardi addirittura a 40 miliardi di lire, per il 2003 da 11 milioni di euro a oltre 22 milioni.
Questa prassi rende impossibile prevedere l'effettiva spesa per consulenze esterne dell'amministrazione comunale in una proiezione triennale». «A distanza di quasi quattro mesi dalle nostre richieste - ha aggiunto il capogruppo dell'UDC - le varie direzioni, finalmente, ci hanno fornito i vari elenchi dai quali si possono evincere i primi dati significativi. Anzitutto che le fonti che erogano consulenze, servizi e quant'altro all'esterno sono ben 94 fra direzioni, servizi, uffici tematici, che hanno a disposizione capitoli di spesa.
Questo la dice lunga sulla possibilità di poter attuare un costante e continuo controllo sulle uscite previste e le spese sostenute di questa amministrazione». «Da un'analisi dei bilanci - ha sottolineato Tondi - e, in particolar modo, del piano triennale degli investimenti, emerge che i Quartieri, che sono stati sempre considerati un po' come i "fratelli poveri" del Comune, si rigirano per spese correnti e consulenze qualcosa come circa 10 milioni di euro. Di questi sorprendono i 2 milioni e passa di euro spesi nel 2003 dal Quartiere 2, che ricordiamo essere commissariato.
Inoltre sono stati spesi quasi 400 mila euro per affidare ad una ditta esterna la realizzazione del "piano economico di gestione" che fino all'anno scorso era sempre stato stilato, realizzato e curato dai singoli direttori ricorrendo all'operato dei loro dirigenti e collaboratori, personale comunque dipendente dell'amministrazione». «Ma le sorprese non finiscono qui - ha concluso l'esponente del centrodestra - dalla raccolta dei dati che abbiamo analizzato balzano agli occhi alcune sorprese: l'ufficio "Città Sicura" che, invece di essere chiuso, ha ricevuto in dote ben 100 mila euro per due progetti di dubbia utilità, i 256 mila euro spesi dal piano strutturale, i 400 mila euro spesi per la società che cura il campo rom dell'Olmatello, i 25.000 euro per una consulenza mirata a realizzare l' ufficio per la "Mobilità elementare" e i 25.000 euro per una collaborazione alla redazione del "manuale della Mobilità urbana".
Questi sono alcuni casi che emergono da tutte le centinaia di atti che ci sono pervenuti e che hanno richiesto al nostro gruppo consiliare un notevole dispendio di tempo e risorse. Da questo nostro lavoro emerge la necessità e la volontà di individuare nelle rappresentanze sindacali i nostri primi interlocutori. Quanto alle nostre segnalazioni di casi in cui sono stati affidati incarichi a ex-dipendenti, desideriamo ricordare quello del "palagiustizia", pari a 600 mila euro, a un ingegnere ex dipendente del Comune o quello del funzionario vigile in pensione, del valore di circa 2.500 euro al mese.
A questo punto non possiamo che auspicare un pronto interessamento delle organizzazioni sindacali alle quali affidiamo, oltre ai dati pervenuti, anche la salvaguardia, lo sviluppo, la tutela e difesa dei diritti, di tutti quei dipendenti non ancora pensionabili e per questo non "incaricabili". Da una circolare della ragioneria si rileva la necessità di mantenere, gli equilibri di bilancio ed in tal senso invita le singole direzioni a valutare la necessità di "congelare" 20 milioni di euro di spese correnti previste in bilancio, magari anche "contenendo le spese per incarichi e collaborazioni».