‘Insegnare a chi non vuole imparare’ cioè ‘Innovare’ è un progetto finalizzato alla riduzione dell’insuccesso e dell’abbandono nelle prime classi degli istituti professionali e che riguarda tre istituti superiori del territorio fiorentino. ‘Innovare’, proposto dall’Istituto Leonardo Da Vinci (Prof. Massimo Batoni e Prof.sa Rossella Grassi), è stato presentato stamani a Firenze, dall’assessore alla Pubblica istruzione Elisa Simoni. Riguarda tre istituti superiori: Iti L. Da Vinci, che è il soggetto proponente; Iis Galilei di Firenze e Iis Vasari di Figline.
I tre istituti sono supportati dal Cidi, Centro di iniziativa democratica degli insegnanti, e dall'Università di Firenze (Scienze della Formazione).
L’obiettivo principale è rimotivare gli studenti in disagio e a rischio di dispersione scolastica; al tempo stesso il progetto punta a sostenere i ragazzi che hanno difficoltà con i tradizionali metodi di insegnamento. ‘Innovare’ è rivolto anche ai docenti che devono essere formati specificatamente per insegnare in modo innovativo. L'intervento è articolato in diversi momenti.
L'intervento prevede la partecipazione di cinque consigli di classe, per un totale di 25 docenti. In un incontro collettivo partecipato da tutti gli insegnanti verrà impostato il lavoro del'intero anno scolastico. Quindi illustrazione di percorsi per l'apprendimento e creazione di una didattica attiva e partecipativa su cinque assi: comunicazione in italiano; lingua straniera; matematica; tecnologia; tecnica alberghiera della ristorazione. Ciascun ambito disciplinare prevede un esperto della didattica delle singole discipline che introdurrà la metodologia, imposterà il lavoro che dovranno svolgere gli insegnanti e successivamente li seguirà nella fase di costruzione di nuovi itinerari formativi disciplinari per una durata di 24 ore per ciascun area (complessivamente 120 ore).
Nella fase di orientamento e accompagnamento: ogni esperto disciplinare seguirà un insegnante per 6 ore, per un totale di 200 ore. In parallelo si terranno incontri con i rappresentanti dei Consigli di Classe per sviluppare un'azione unitaria che valorizzi l'interdisciplinarità. Ognuno dei cinque Consigli di classe si riunirà per 10 ore, per un totale di 50 ore. In questa fase i Consigli di classe saranno assistiti da tutor esterni sui alcuni temi (progettare in gruppo: il consiglio di classe come luogo di progettazione; la multidisciplinarità come metodo di lavoro; gli obiettivi trasversali e superamento della visione parcellizzata delle discipline; Insegnare ad apprendere; valutazione e pubblicizzazione dell’intervento in un convegno finale per la trasferibilità ad altri istituti scolastici e un convegno-seminario finale).