Firenze– Oltre 500 ragazzi delle scuole toscane hanno partecipato oggi in Consiglio regionale alla presentazione del libro “Dizionario della Costituzione, spunti riflessioni digressioni da quattordici scuole della Toscana”. Un lavoro che ha coinvolto circa 1000 studenti, di cui ben 500 redattori delle oltre 70 voci che caratterizzano il volume che è stato realizzato nel quadro delle iniziative dell’Assemblea toscana per il 60° anniversario della Costituzione italiana e che è il frutto della collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale per la Toscana.
“Sono rimasta particolarmente impressionata da questo lavoro – ha esordito la consigliera regionale Lucia Franchini –, il vostro impegno è un richiamo importante per sentirsi parte integrante della comunità in cui viviamo e soprattutto ricorda, a noi adulti, quanto sia fondamentale fare della nostra Carta una regola quotidiana di vita”.
Sulla stessa lunghezza d’onda gli interventi di Andrea De Martino, prefetto di Firenze; Franco Angotti, direttore dell’Ufficio scolastico regionale; dei professori Federico Bambi dell’Accademia della Crusca e Cosimo Ceccuti della Fondazione Spadolini Nuova Antologia.
“Grazie per ciò che avete fatto e per come lo avete fatto – ha detto il pefetto di Firenze –.
Nella vostra vita portate con voi copia di questo lavoro e riconoscetevi in questo impegno così profondo che rappresenta un traguardo davvero ben riuscito”.
“L’impegno della scuola tutta, degli studenti e dei professori ha permesso – secondo Angotti, direttore dell’Ufficio scolastico regionale – di conoscere nel profondo la ‘trama spirituale’ della nostra Carta”. Un documento immediato, ha sottolineato Federico Bambi dell’Accademia della Crusca, “un testo di legge che parla chiaro e parla direttamente ai cittadini, nel nostro caso, agli studenti”, capaci di affrontare tanti temi in modo accattivante e moderno.
“Ho apprezzato la vostra sincerità e concretezza – ha affermato il professor Cosimo Ceccuti –, il vostro andare alle radici dei perché, accompagnato dal libero sentire di voi giovani”. “Ricordatevi gli insegnamenti di Giuseppe Mazzini – ha concluso – il buon cittadino, per vivere appieno la Costituzione, deve tener conto non solo dei diritti ma anche dei doveri”.
Nella pubblicazione, curata da Alberto Moreni - che ha spiegato come si è sviluppato il lavoro ed ha ringraziato tutti coloro che vi hanno collaborato - trovano spazio analisi, riflessioni, libere elaborazioni, anche di tipo poetico o narrativo, tutte declinate su alcuni termini chiave della nostra Carta.
Solo uno spunto: guerra, libertà, maternità e diritti umani, voto, partecipazione, ma anche diritto d’asilo, razza, popolo, stampa e naturalmente Costituzione, per cittadini sempre più attivi e responsabili, all’interno di una società moderna e democratica.