Firenze, 23 febbraio 2009- “Al momento abbiamo il nostro candidato, appoggiato da una lista civica, ma se Renzi avesse coraggio di completare la sua svolta si potrebbe ragionare…”.
Così, dalle pagine del Corriere della Sera, il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini ‘legge’ oggi il futuro amministrativo di Firenze.
Un futuro che potrebbe non essere poi così improbabile.
Il numero uno della Provincia, Matteo Renzi, dalle pagine de La Stampa sembra quasi rispondere a Casini quando a proposito dell’elezione a segretario del Pd di Dario Franceschini afferma: “Sabato è stata un’occasione persa.
Non avrei votato Dario: se Veltroni è stato un disastro, non si elegge il vicedisastro per gestire la transizione”.
Anche se poi lascia aperta una porta: “Sono pronto a collaborare con lui, ma è fondamentale che cambi praticamente tutto rispetto agli ultimi mesi”.
Insomma: un'alleanza con l'Udc non deve essere esclusa a priori... anche perché se questo Pd non cambia il modo di far politica: "Matteo Renzi - si legge in una nota del sen. Achille Totaro (PDL) - interviene su questioni di carattere nazionale, attaccando il nuovo segretario del PD Franceschini.
Prima di pensare alla sua ambizione di diventare leader nazionale del PD dovrebbe meditare innanzitutto sulla sua candidatura a sindaco di Firenze e sul fatto che non è così scontato che vinca le elezioni e che diventi il futuro sindaco di Firenze. Dovrebbe poi spiegare in che modo ha speso i soldi dei cittadini governando la provincia di Firenze per cinque anni. Se solo per cose inutili o anche per la promozione della propria immagine. In un momento in cui agli enti locali si chiedono tagli alle spese, Renzi si è impegnato a fare tutto contrario.
E' di questo che deve rendere conto ai cittadini nel momento in cui si candida a sindaco di Firenze. Inoltre, in merito alle sue potenziali aspirazioni a leader del PD, se è Renzi la speranza , allora il PD non è sull'orlo, ma già nel baratro".