Firenze 17 febbraio 2009– Anche se Rosa Maria Di Giorgi, capogruppo del PD, si sente di affermare che "il voto di oltre 37.000 cittadini ha sancito ieri il successo delle primarie del centro-sinistra", Walter Veltroni esce a pezzi dalle primarie per scegliere il candidato sindaco di Firenze. Ha vinto infatti Matteo Renzi, ex Margherita, presidente della Provincia di Firenze.
"Abbiamo perso la sinistra senza sfondare al centro. Questo in rapida sintesi è l'esito ad oggi dell' operazione Partito democratico, iniziatasi nel 2007.
Così si presentava il risultato delle elezioni politiche del 2008 e ancor più drammaticamente si presenta oggi quello delle elezioni regionali in Sardegna -afferma in una nota l'on. Valdo Spini, candidato a sindaco di Firenze, commentando l'ultima tornata elettorale- La sinistra ha perso i suoi riferimenti identitari - prosegue Spini -, certo non sufficienti in sé, ma necessari per costruirvi sopra una risposta programmatica e di metodo politico convincente e adatta al momento economico e sociale in cui viviamo.
I suoi elettori appaiono disorientati e divisi. Viceversa il PD non appare capace di sfondare al centro, dove anzi Berlusconi registra nuovi successi, come in Sardegna. Speravamo di esserci sbagliati, per il bene del paese e del centrosinistra, quando avevamo ritenuto l'estinzione dei Ds del tutto prematura e la nascita del PD una 'fusione a freddo' di culture politiche troppo diverse fra loro. Purtroppo non è così".
“Rivedere i tracciati delle linee tranviarie, come propone il neo candidato Sindaco Matteo Renzi può essere un’idea di buonsenso - dicono i Verdi di Firenze - naturalmente ad alcune condizioni” “Il passaggio dal Duomo della linea 2 ha suscitato perplessità in tanti cittadini, molti dei quali sinceramente ambientalisti e preoccupati della conservazione dei nostri beni storici: probabilmente sono preoccupazioni in parte eccessive, e un po’ gonfiate dalla propaganda del centrodestra, ma certamente se c’è un’alternativa è ragionevole provare a praticarla, purché la tramvia continui comunque a passare da zone centrali limitrofe (San Marco, Piazza della Libertà), purché vi sia un servizio di bussini elettrici navetta che colleghi la zona Duomo con le fermate della tramvia, e purché sia assolutamente mantenuto il progetto di pedonalizzazione integrale di Via Cavour e Piazza del Duomo, perché lo stato attuale di traffico insostenibile in queste zone è in ogni caso il peggiore dei mali”.
“Abbiamo anche un’altra preoccupazione: quanto costa cambiare i tracciati e variare i progetti? E’ sostenibile economicamente per il Comune cambiar in corsa progetti già approvati, condivisi anche dalla Provincia stessa, di cui Renzi era presidente?” “Apprezziamo, comunque, anche un’altra intenzione espressa dal neocandidato: rivedere i contratti capestro con il gestore francese che impongono il pagamento a carico delle casse comunali dei biglietti rimasti invenduti. E’ una cosa che, come Verdi di Firenze, diciamo da tempo, e ci auguriamo che alle parole seguano i fatti.
Da Presidente della Provincia, Renzi ci ha abituato ad alcune intuizioni e idee in teoria condivisibili, accanto ad altre assolutamente inaccettabili, sicuramente molto comunicative e utili ad attrarre consensi: per adesso, però, di fatti non ne abbiamo visti molti” “Certamente, è proprio difficile non vedere il malcelato desiderio del neocandidato, aldilà del buonismo d’etichetta post voto, di prendersi qualche bella rivincita e anche un po’ di infierire sulla dirigenza attuale del Partito Democratico, sull’amministrazione uscente fiorentina, su chi ha fatto un totem del passaggio dal Duomo, dimostrando tra l’altro una rigidità mentale e un’incapacità d’ascolto dei disagi dei cittadini davvero notevole” “Per passare alla politica più generale, continuiamo ad esprimere la nostra preoccupazione per un candidato che non ha portato avanti il programma della coalizione, ma il suo programma personale, copiato da Forza Italia, come Forza Italia stessa afferma lamentandosene, e che probabilmente vorrà fare a modo suo, aldilà d’ogni accordo di coalizione, non solo sui tracciati della tramvia, cosa che in teoria potrebbe anche incontrare la nostra condivisione, ma anche su temi come l’espansione urbanistica di Castello, la cittadella viola al posto del parco, il raddoppio del traffico aeroportuale di Peretola, la bretella Incisa - Barberino, ecc”.
“In questi giorni -si legge in una nota del sen.
Achille Totaro (PDL)- si iniziano a sentire a Firenze le voci stridule della sinistra fiorentina che sta scatenando i suoi manutengoli contro il centrodestra, accusato di non voler vincere le elezioni e di avere deboli candidature per il sindaco. Lancio un appello affinché all’ interno del centrodestra qualcuno non faccia da cassa di risonanza a queste voci, prive di qualsiasi fondamento. Il Presidente Berlusconi alle elezioni politiche riesce ad ottenere a Firenze comune 80000 voti, il centrosinistra 130000.
Chi può essere politicamente più forte di Berlusconi a Firenze? Evidentemente nessuno. Quindi per cercare di vincere bisogna candidare qualcuno che possa attrarre il consenso degli scontenti della sinistra e dell'area del non voto, una persona onesta che conosca ed ami Firenze e che non abbia mai maneggiato soldi pubblici. I cittadini di Firenze hanno voglia di cambiare. Solo così possiamo tentare di vincere. Matteo Renzi, attuale Presidente della Provincia, candidato a sindaco per il centrosinistra, colui che ha approvato tutti i piani regolatori del comune di Firenze senza mai opporsi, sebbene si presenti come uomo nuovo, ha sempre operato con i vecchi metodi della partitocrazia, in cui vengono spesi a ed elargiti soldi pubblici.
Alla faccia degli innumerevoli appelli alla morigeratezza!”