La notizia è stata battuta, come si dice in gergo, qualche istante fa dalla agenzie di stampa: Walter Veltroni, segretario del Pd, avrebbe rassegnato le proprie dimissioni al coordinamento del partito.
La decisione segue di poche ore la sconfitta elettorale in Sardegna con l'ex governatore Renato Soru superato dal candidato del Pdl Ugo Cappellacci.
Ma che la giornata per il numero uno del Pd non fosse delle migliori lo si era capito leggendo già i giornali, e non solo le pagine relative alla tornata elettorale sarda.
Matteo Renzi, presidente della Provincia di Firenze e vincitore delle primarie per il ruolo di candidato sindaco al Comune gigliato, dalle pagine del quotidiano torinese la Stampa, proprio sul Veltroni affermava: "Ore otto, preceduto da una telefonata di Gentiloni mi chiama Veltroni.
Mi fa 'dai Matteo, complimenti, ora lavoriamo assieme'. Magari credeva che io adesso mi sarei barricato col mio gruppo... Non farò così, stia tranquillo, gliel'ho detto. Poi fa un po' l'imbronciato per certe cose che avevo detto alle Invasioni barbariche".
Parole difficili da far scivolare, almeno in una giornata come questa.