Firenze 27 Novembre 2008- Mille trattori condotti dagli agricoltori di Coldiretti, hanno invaso Firenze per reclamare una politica adeguata. Assieme alle 40 mila persone che sfilavano per le vie del centro si sono aggiunti anche carri e buoi. Principessa, Perla, Asterix e Barbara, ma anche un trattore con, a bordo Claudia, giovane della Coldiretti, seguita dai bambini Giovanni, Alberto, Sara, Filippo e Antonio. La manifestazione regionale di Coldiretti, molto partecipata, costituisce nella sua richiesta di massima attenzione di tutte le politiche pubbliche verso i problemi del mondo dell’agricoltura, uno stimolo al lavoro, anche della Regione.
"D’altronde l’attenzione delle associazioni di categoria verso le politiche del Governo e delle Regioni nel settore è requisito indispensabile per costruire politiche davvero efficaci a governare i difficili processi che interessano il mondo agricolo -commentano per il Gruppo Partito Democratico, Virgilio Simonti, Nicola Danti, Mauro Ricci e Caterina Bini- Senza dialettica e confronto, fra istituzioni ed operatori, difficilmente si possono infatti realizzare scelte strategiche come quelle necessarie alla difesa del modello agricolo toscano, basato sulla qualità, tipicità e salubrità delle produzioni, interessato anche questo dalla situazione di crisi economica internazionale in atto.
L’appuntamento del Piano Agricolo Regionale (PAR), appena licenziato dalla Giunta regionale, sarà un momento di utile e proficuo confronto con le associazioni di categoria, anche eventualmente per riorientare, alla luce proprio della crisi, alcune delle politiche agricole regionali, per renderle maggiormente rispondenti alla soluzione dei problemi e delle emergenze in atto. Come momento altrettanto utile sarà l’attuazione dell’impegno che il Consiglio Regionale assunse nel settembre del 2007 - proprio a seguito della sollecitazione data da Coldiretti con la sua proposta di legge di iniziativa popolare - per una valutazione complessiva sulle politiche regionali a difesa e per la valorizzazione delle produzioni agricole e agroalimentari toscane.
Una discussione che il PD ha chiesto di realizzare con una lettera inviata nelle scorse settimane al Presidente della Commissione Agricoltura di Palazzo Panciatichi. L’atteggiamento della Regione è, come sempre, aperto al confronto e al dialogo. Preoccupa invece il silenzio del Governo, che con la manovra finanziaria 2009 ha licenziato drastici tagli al settore, tali da comprometterne la tenuta e che sulla riforma della politica agricola comunitaria (PAC) sembra voler tutelare solo le esigenze delle regioni del nord.
Contro questa politica il PD, a livello nazionale e regionale, sta assumendo importanti iniziative, che ci auguriamo possano avere il sostegno proprio di tutto l’associazionismo agricolo, che sappiamo interessato esclusivamente a tutelare gli interessi degli operatori e dell’agricoltura".
I Verdi della Toscana esamineranno con attenzione le richieste e le rivendicazioni degli agricoltori che oggi hanno sfilato a Firenze. "Da sempre -spiega Mauro Romanelli, Portavoce dei Verdi della Toscana- ci siamo impegnati affinchè le mense scolastiche e universitarie fossero biologiche e con cibi locali, per la realizzazione dei mercatali che oggi sono partiti in molte città, per lo sviluppo delle energie rinnovabili sui terreni agricoli, tematica a cui è dedicata una parte importante del Piano Energetico Regionale.
Siamo pronti immediatamente ad un confronto leale e costruttivo con gli agricoltori toscani, per portare avanti con maggiore forza ed efficacia tutto ciò che ci accomuna, e per cercare un confronto positivo su ciò che per noi è più problematico, ad esempio la questione degli emungimenti idrici per il vivaismo, questione che per noi Verdi vede come priorità la salvaguardia della risorsa acqua".
«Dopo aver recepito le istanze e le proposte di Coldiretti e dopo essercene fatti portavoce sia presso la Regione Toscana che presso il governo, oggi non abbiamo potuto fare altro che dimostrare il nostro sostegno alla protesta degli agricoltori toscani unendoci al loro corteo a Firenze».
Lo affermano il Presidente di Alleanza Nazionale verso il Pdl in Regione Toscana Roberto Benedetti e la Consigliera regionale del suo gruppo Angela Notaro, componente della Commissione II (Agricoltura), i quali non mancano di rispondere anche alle valutazioni espresse dal Presidente della Regione Claudio Martini. «Altro che immotivate. Altro che prive di fondamento», attaccano Benedetti e Notaro. «La totale fondatezza delle ragioni degli agricoltori è del tutto palese – affermano – come dimostrano anni di assenza di politiche agricole strategiche e di rilancio, l’assenza di un assessorato regionale competente per il settore, nonché l’azione del tutto inadeguata e inefficace delle Agenzie regionali per l’agricoltura Arsia e Artea».
Ma non solo: «Come se non bastassero i fatti di cui sopra – concludono Benedetti e Notaro – a dimostrare l’effettiva ragione degli agricoltori ci sono il numero straordinario di manifestanti e trattori scesi oggi in piazza e la presenza, forse per la prima volta in occasioni del genere, di sindaci, presidenti di Comunità montane e rappresentanti istituzionali a vari livelli anche vicini al partito di Martini».