Firenze, 6 novembre 2008- Il 27 novembre. E’ questa la data fissata da Coldiretti per il più imponente “sciopero” dell’agricoltura toscana: il giorno della grande manifestazione, che porterà a Firenze migliaia di agricoltori e centinaia di trattori da tutta la regione, pronti a sfilare per le strade del capoluogo per difendere il “made in Toscana, dal campo alla tavola”, e, con esso, la sopravvivenza della loro imprese.
La decisione è stata formalizzata oggi, al termine della riunione tra i presidenti e i direttori della più importante organizzazione agricola.
Si avvia al momento clou la mobilitazione, intrapresa da Coldiretti lo scorso 1 ottobre, con l’interruzione di ogni forma di confronto con istituzioni, incapaci di attuare una politica agricola efficace e adeguata ai bisogni di un settore strategico per la società.
Da allora i dirigenti dell’organizzazione si sono attivati per far conoscere i motivi del conflitto: lo hanno fatto consegnando ai rappresentanti dei partiti politici e delle istituzioni regionali, provinciali e locali il “documento di mobilitazione”, in cui sono condensate le ragioni della protesta ma soprattutto il sollecito di strumenti normativi per consentire alle imprese toscane di non morire.
La valorizzazione dei prodotti locali; la revisione urgente di alcune norme regionali considerate un autentico “capestro” (tra cui spiccano la legge urbanistica, la legge agrituristica, la legge sull’uso dei diserbanti e quella sull’emergenza idrica); un progetto per la fauna selvatica e gli animali predatori che mettono a rischio, oltre alle colture e agli allevamenti, l’equilibrio ambientale e la sicurezza delle persone; una politica di rilancio per il settore floricolo; l’attuazione dell’annunciata rivoluzione in materia di semplificazione, sono solo alcuni dei punti elencati nel “libro bianco” preparato da Coldiretti.
“Vogliamo una politica agricola seria, capace di dare centralità all’agricoltura, certezze operative alle aziende che vogliono essere competitive sul mercato, trasparenza all’origine dei prodotti, prezzi più vantaggiosi per i cittadini e più remunerativi per i produttori”, dice l’organizzazione, continuando la coraggiosa e forte azione di protesta che la porterà fino alla piazza.
L’appuntamento è a Firenze, il 27 novembre, con un anticipo nel pomeriggio del 26, quando i mezzi agricoli, provenienti dalle province più lontane, approderanno nel capoluogo, stringendolo in una sorta di simbolico, colorato e pacifico “accerchiamento”, con presidi informativi, per spiegare le ragioni della manifestazione ai cittadini, da sempre i migliori alleati degli agricoltori.
Il giorno successivo, in una città imbandierata di giallo e colorata da migliaia di palloncini, approderà l’”esercito” di imprenditori provenienti da tutte le campagne toscana: migliaia di persone decise a difendere con forza la qualità dell’agricoltura toscana.