Sette in pagella alla stagione agrituristica della Provincia di Lucca. Sono moderatamente soddisfatti gli operatori turistici delle strutture legate a Terranostra (l’associazione di Coldiretti che promuove gli agriturismo nel territorio provinciale), tra la Versilia e l’Alta Garfagnana, sentiti da Coldiretti Lucca per stilare un primo bilancio di una stagione (dal 1 maggio al 30 settembre) condizionata dalla crisi del portafoglio che ha inciso fortunatamente in minima misura sul trend delle presenze.
Confermata la formula “mordi e fuggi” per gli italiani (1-2 giorni di media il pernottamento), si sono rivisti i tedeschi, e conferme sono arrivate da francesi e olandesi che come da tradizione preferiscono periodi mediamente lunghi (da sette a 10 giorni); pochi rispetto al passato i turisti americani scoraggiati dal cambio euro-dollaro e forse già in allerta per la crisi finanziaria che li ha travolti sul finire dell’estate. Positivo complessivamente il giudizio degli agriturismi. Tra il sette e il sei e mezzo il voto della stagione.
“Stagione positiva – analizza Dina Pierotti, Presidente Provinciale Coldiretti – presenze costanti e in linea con il 2007. La crisi è rimasta a distanza. Non ci sono stati ne cali, ne incrementi”. E sulla tipologia di turista, termometro della salute dei portafogli spiega: “Pochi americani complice il cambio sfavorevole, ma in compenso buoni flussi da Olanda, Belgio, Inghilterra. Gli italiani? Prenotano all’ultimo momento preferendo il last-minute e spesso non trovano posto perché le nostre strutture sono medio-piccole.
Gli stranieri prenotano con mesi di anticipo, abitudine che non hanno i nostri concittadini che mediamente preferiscono periodi brevi, al massimo 2-3 giorni quando va bene. Spesso una notte soltanto”. Ma se da maggio a settembre è andata bene arriva ora il periodo duro. “L’autunno e l’inverno – spiega ancora la Pierotti – sono i periodi peggiori per le nostre attività. Per fortuna i mesi estivi sono stati positivi e compenseranno un poco il periodo che ci aspetta”. Fondamentale per chi fa turismo è ora trovare fissa dimora nel web e più visibilità possibile.
E proprio in questo senso va l’innovativo portale “Vivi la campagna” alla sua prima “stagione”. “Essere visibili significa – conclude la Presidente Provinciale - essere sul mercato. E le nostre strutture stanno investendo in questa direzione”. Positivo anche il parere di Francesca Buonagurelli, Presidente di Terranostra Provinciale: “Il giudizio è positivo considerando che l’agriturismo è di supporto all’attività’ agricola. Se lo consideriamo un’attività’ a parte non arriviamo al famoso 70% di presenze annue che servono per definire l’attivo.
Si registra, in sostanza, lo stesso numero di presenze ma con minor margine di richieste rimaste insoddisfatte e delle quali in passato potevamo vantarci. Adesso l’esubero di richieste si limita ai mesi di luglio ed agosto”. E sulla crisi economica spiega: “accorcia le giornate di permanenza e forse non facilita chi ha i prezzi un po’ sovradimensionati”.
Le presenze. Boom di ospiti all’Agriturismo La Radice a Verni nel Comune di Gallicano che ha registrato un 60% in più di presenze rispetto al 2007.
Struttura giovane (è attiva dal 2006) hanno ospitato molti tedeschi (famiglie e coppie) mentre all’Agriturismo Celli a San Martino in Freddana, azienda agricola dove si abbina la produzione e vendita di prodotti all’attività di ospitalità l’incremento è stato del 10% grazie ad una maggiore presenza degli stranieri. Stazionarie le presenze alla Fattoria Carpineta di Castiglione Garfagnana e Al Molino della Luna nel Piano di Coreglia. “Le presenze sono in linea con il 2007 – conferma il titolare Mario Barbi - Questo anno ci sono stati un po' più italiani ed inglesi; gli americani non si sono visti neanche come richieste mentre sono aumentati i cittadini belgi.
Abbiamo lavorato con clienti già venuti gli scorsi anni. Pochi i nuovi”. E sull’incidenza della crisi economica sulle ferie spiega: “Nonostante i vari pacchetti per l'estero tutto incluso la vacanza in agriturismo rimane per una famiglia tipo formata da 3-4 persone la più economica”. Sugli stessi livelli le presenze anche a Pieve Fosciana all’agriturismo Pradaccio di Sopra mentre ha registrato un calo del 30% l’agriturismo I Cerretelli in località Tiglio Barga che nonostante la flessione da un sei e mezzo alla stagione.
Ai Cerretelli si producono miele, olio e derivati di castagne. “C’è stato nel mio caso – spiega la titolare Gioconda Lorenzini – un forte calo della presenza italiana che hanno chiesto in media 1 al massimo due notti. Abbiamo ospitato famiglie inglesi, francesi ed olandesi”. Leggero calo di presenze (-20%) all’agriturismo Tori ai piedi di Montecarlo. Sette posti letto a disposizione oltre all’attività di agriturismo produce un ottimo Igt Toscano e olio d’oliva. “La nostra clientela – analizza Angelica Tori – è prevalentemente italiana ma abbiamo anche spesso turisti del nord europa e del nord america.
Rispetto al 2007 c’è un calo e la permanenza media, in particolare del turista italiana, si è ridotta ai week-end. Tutto sommato è una stagione più che sufficiente. Direi: sei e mezzo”. Mezzo voto in più – sette - all’agriturismo il Casale Le Fornaci a San Michele di Moriano. “Le presenze – spiega Eva Martinelli - sono state più o meno come quelle dello scorso anno anche se ho registrato un calo notevole nel mese di giugno. La nostra clientela è principalmente tedesca e danese ma rispetto agli anni passati abbiamo avuto più italiani che stranieri.
Sono diminuiti i francesi e gli americani. La crisi? Non credo abbia influito particolarmente”.