Firenze– La seduta del Consiglio Regionale si è aperta oggi con l’inno di Mameli. Il presidente Riccardo Nencini si è alzato in piedi così come hanno fatto tutti i consiglieri presenti, mentre risuonavano le note dell’inno degli italiani. L’esecuzione si è conclusa con un applauso da parte dell’Assemblea.
“E’ una lacuna grave, fra le tante che spesso lo affliggono, quella di Bossi sull’inno di Mameli. Avrebbe dovuto sapere che, a differenza degli altri che si rivolgevano a sovrani, era un inno ‘repubblicano’, che si rivolgeva al ‘popolo’, e celebrava momenti storici di cui il ‘popolo’ era protagonista. Insomma, per un movimento come la Lega, che si richiama a radici popolari e che aspira ad interpretarne i sentimenti, un salto un po’ troppo strumentale.
Di questi tempi e in questa polemica il modo migliore per ricordare a tutti il significato simbolico dell’inno di Mameli, quello di una Nazione che aspirava, e conquistava, la sua libertà, era di farlo risuonare fra le mura di una Istituzione. Così abbiamo fatto, così lo interpretiamo, così onoriamo la nostra Costituzione, di cui il presidente Napolitano si dimostra, ogni giorno di più, rigoroso custode”. Questa la dichiarazione del presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Riccardo Nencini, che oggi ha fatto aprire la seduta dell’ Assemblea con le note dell’inno di Mameli.