Venerdì 20 giugno alle ore 16.30 presso la sala delle vetrate alle Murate, verrà presentato il progetto di massima dell'attraversamento TAV di superficie della città di Firenze, redatto da un gruppo di lavoro dell'Università, insieme a tecnici ed esperti locali. Lo studio costituisce l'elaborato finale di un programma di ricerca più vasto, portato avanti dallo stesso gruppo, insieme al Comitato contro il sottoattraversamento e su sollecitazione di molti Comitati e associazioni cittadine, tesi a valutare l'impatto della linea ad alta velocità sulla città di Firenze e ad individuare la soluzione migliore per il relativo attraversamento.
I lavori di venerdì saranno introdotti dal professor Alberto Ziparo che riprenderà brevemente l'intero quadro del lavoro. Successivamente Giorgio Pizziolo, docente di urbanistica ad Architettura, gli architetti Paolo Celebre e Antonio Fiorentino, e l'ingegnere Vincenzo Abruzzo, già progettista della direttissima Roma-Firenze per le Ferrovie dello Stato, illustreranno la proposta progettuale. I benefici della stessa riguardano soprattutto i costi (si risparmia quasi un miliardo di euro rispetto al sottoattraversamento), l'impatto ambientale (si evitano molti rischi di disastro e di dissesto idrogeologico, dovuti al tunnel e alla stazione sotterranea), gli effetti urbanistici e sociali (la città non sarebbe ingombrata da un gigantesco cantiere per un decennio, ma da una serie di opere di ristrutturazione e ampliamento di linea e stazioni).
In generale il progetto di superficie è studiato per ottimizzare ed integrare il sistema ferroviario già esistente, laddove il sottoattraversamento costituisce una megastruttura estranea ai circuiti attuali che costringe il contesto all'adeguamento forzoso con infiniti disagi sociali e funzionali che accentuano danni e rischi. Su questi aspetti si soffermeranno i professori Manlio Marchetta e Teresa Crespellani e l'architetto Maurizio De Zordo. Seguirà il dibattito.