A seguito degli accertamenti effettuati da ARPAT alla fine di Aprile presso il Cantiere della Galleria "Poggio Secco" della Terza Corsia Autostradale, in questi ultimi tempi il Comune di Firenze ha emanato una Diffida alla ditta appaltatrice, Baldassini Tognozzi Pontello, perchè le lavorazioni presso il cantiere per la realizzazione del by pass del Galluzzo avvengono in violazione dei limiti di legge in materia di rumore. Chiedendo di fatto di sospendere le lavorazioni relative alla vagliatura ed alla frantumazione del materiale inerte, e comunque di riprendere i lavori solo dopo aver provveduto a ottemperare le prescrizioni di Arpat.
Grazie all'assiduo lavoro di controllo che le Associazioni Ambientaliste della Toscana svolgono in seno al Comitato Tecnico di Garanzia è venuta alla luce l'ennesima violazione di legge perpetrata dalla ditta Baldassini Tognozzi Pontello, che tempo addietro, proprio nello stesso cantiere, si era resa colpevole di sversamenti di materiali inquinanti e di smaltimento contrario alle disposizioni di legge, denunciati dallo stesso Coordinamento delle Associazioni alla Procura delle Repubblica. Le lavorazioni rumorose che si sono susseguite in questi mesi sono state oggetto di numerose proteste anche da parte della cittadinanza che attende ancora risposta sulle misure di contenimento acustico ad opera ultimata, tuttora inspiegabilmente non previste dai progetti, ma dimostratesi anche a seguito di questa diffida, urgenti ed indispensabili.
“Oggi la Sua segreteria ci ha comunicato che Ella non potrà presiedere l’incontro a cui la nostra Associazione è stata convocata venerdì prossimo 13 giugno, presso la Regione Toscana, con i dirigenti responsabili dei settori interessati ai cantieri TAV (ing.
Giovanni Barca, arch. Riccardo Baracco, arch. Fabio Zita) e con i due rappresentanti della Toscana negli Osservatori Ambientali Nazionali, dott. Stefano Mirri e arch. Moreno Mugelli, rispettivamente per la tratta AV Bologna-Firenze e per il nodo ferroviario AV del capoluogo toscano. Abbiamo appreso che è stata richiesta infatti la Sua presenza a Roma a una riunione nazionale delle Regioni chiamate ad aprire un tavolo comune di relazioni col nuovo Governo. Ci è stata invece confermata la riunione tecnica di Idra venerdì 13 coi dirigenti menzionati, con i quali inizieremo quindi a trattare gli aspetti informativi legati alle vicende della tratta appenninica e del nodo fiorentino”.
Così l’associazione ecologista fiorentina Idra in una lettera inviata ieri all’assessore alla Tutela ambientale della Regione Toscana Anna Rita Bramerini. “Teniamo però a segnalarLe, e col carattere dell’urgenza”, aggiunge Idra nella nota, “la nuova situazione venutasi a determinare nella città di Firenze in queste ultime settimane. Esattamente come succede in Mugello da un anno e mezzo a questa parte (Lei ne sa qualcosa, visto che è intervenuta più volte, inutilmente, anche presso il precedente governo), la cantierizzazione TAV procede indisturbata, come uno schiacciasassi, benché in assenza dei controlli previsti dall’attività dell’Osservatorio Ambientale Nazionale, che in Mugello è scaduto da un anno e mezzo, e a Firenze ormai da circa un mese”.
Idra si dice preoccupata per questa circostanza, “visto che sono in atto in città – scrive l’associazione - lavorazioni importanti e impattanti come quelle per lo scavalco ferroviario Alta Velocità fra Castello e Rifredi, e quelle per l’adeguamento idraulico del torrente Mugnone”. Gli ecologisti fiorentini fanno notare che ambedue le cantierizzazioni sono state avviate “senza alcuna apparente informazione alla popolazione”. Nel caso del progetto esecutivo dello Scavalco, peraltro, Idra fa sapere che, due settimane dopo la cessazione delle attività dell’Osservatorio Ambientale Nazionale, per quel che riguarda il piano ambientale della cantierizzazione i documenti pervenuti non erano ancora stati esaminati da quell’organismo.
“Né potrebbero esserlo attualmente”, aggiunge, essendo esso scaduto. Dunque, commenta l’associazione, “a Firenze l’ambiente sta così a cuore delle autorità che le Grandi Opere si costruiscono anche prima che l’Osservatorio ne abbia esaminato i documenti?”. E ancora: “Le lavorazioni legate all’Alta velocità, di impatto non trascurabile in una città già così sofferente, possono essere autorizzate in mancanza della nomina degli organi di controllo?”. “Le chiediamo”, conclude l’associazione parte civile nel processo per i giganteschi danni ambientali ipotizzati dalla Procura fiorentina a carico del consorzio costruttore della TAV fra Bologna e Firenze – “di intervenire urgentemente perché le cantierizzazioni siano sospese finché non verranno garantite le condizioni minime di sicurezza e di salvaguardia ambientale il cui monitoraggio è assegnato, dagli accordi siglati in conferenza di servizi, all’Osservatorio Ambientale Nazionale”.