Dopo la requisitoria dei Pubblici Ministeri Gianni Tei e Giulio Monferini, con oggi si sono conclusi anche gli interventi delle parti civili. In totale, al processo in corso a Firenze, l'accusa ha chiesto 43 condanne. Per la Bologna-Firenze era stata prevista una spesa di poco più di un miliardo, poi aumentata, lievitata, quadruplicata. Il numero delle parti civili e i risarcimenti richiesti fanno comprendere ancora una volta di più quale sia stato il gravissimo danno inferto al Mugello dalle modalità illegittime ed illecite con cui i lavori TAV sono stati programmati e portati avanti.
Un territorio di oltre 50 km quadrati ha subito impatti significativi, in alcune aree gravissimi e irreparabili, a causa dell’intercettazione delle falde acquifere, dell’inquinamento chimico-fisico delle acque, di quella che è stata la gestione delle terre da scavo e dei rifiuti nel loro complesso. Decine di chilometri di corsi d’acqua essiccati o danneggiati. Decine di sorgenti e pozzi scomparsi.
Per tutto questo il WWF chiede una sentenza forte e inequivocabile, una sentenza che sappia dare risposte adeguate a quanto è successo (o, meglio, a quanto è stato fatto) a un bene primario, comune e insostituibile come l’ambiente, una sentenza che possa essere un segno di svolta nella gestione del nostro territorio, perché ciò che è avvenuto in Mugello non si ripeta mai più.