Sostituendo i veicoli “euro 2” immatricolati prima del 1997 con un “euro 4 o 5” con specifici requisiti (140 grammi di Co2 per la benzina, 130 per il diesel), si potrà ricevere un incentivo di 700 € e il primo anno di bollo gratis. I contributi sono cumulabili a quelli per la trasformazione a gpl e metano. Per le due ruote, è previsto un bonus rottamazione per i ciclomotori con cilindrata fino a 50 cc (finora la rottamazione riguardava solo i motocicli) e, in caso di acquisto di un motociclo fino a 400 cc nuovo “euro 3” sarà possibile rottamare motocicli o ciclomotori “euro 0”, ottenendo un contributo di 300 € e l’esenzione dal pagamento del bollo per un anno.
Il costo della rottamazione è a carico dello Stato fino a 80 € per ciascun motociclo e fino a 30 € per ogni ciclomotore.
Controlli preliminari da parte dell’Amministrazione Finanziaria
L’immatricolazione di auto usate acquistate nei Paesi della Unione Europea non potrà più avvenire senza un controllo preliminare da parte dell’A.F. che accerti la presenza dei requisiti minimi per l’applicazione del regime Iva del margine. Per prevenire l’utilizzo abusivo del meccanismo, che consente di assoggettare all’imposta sul valore aggiunto la sola differenza tra il costo sostenuto dall’impresa per comprare un bene mobile usato e il corrispettivo di rivendita, l’Agenzia delle Entrate ha fornito ulteriori chiarimenti sugli adempimenti necessari per immatricolare gli autoveicoli di provenienza comunitaria.
Gli operatori nazionali che acquistano auto nella UE applicando il regime del margine dovranno trasmettere alle Entrate una serie di documenti prima di richiedere l’immatricolazione allo Sportello telematico dell’automobilista (Sta) o all’ufficio provinciale della Motorizzazione. Questi ultimi, infatti, potranno immatricolare solo i veicoli per cui risultino acquisiti i dati provenienti dall’Agenzia.