Firenze, 07 Novembre 2007- Aumenti in vista per gli oneri di urbanizzazione. Ieri la giunta comunale ha approvato, su proposta dell'assessore all'urbanistica Gianni Biagi, la delibera relativa alla "determinazione dell'incidenza degli oneri di urbanizzazione ed aggiornamento del costo base di costruzione degli interventi edilizi ai fini del contributo di costruzione dovuto per il rilascio del permesso di costruire e per le denunce di inizio attività". Ovvero sulla determinazione delle tasse che si devono pagare quando si eseguono lavori edilizi.
La logica del provvedimento è chiara: incidere maggiormente su chi realizza o recupera immobili per aumentare le risorse da utilizzare per fini pubblici. "Le politiche relative agli oneri di urbanizzazione sono da sempre al centro dell'attenzione come testimonia il provvedimento approvato a suo tempo relativamente ai cosiddetti 'super oneri' per gli interventi edilizi più corposi - commenta l'assessore Biagi -. E adesso, in un momento in cui il mercato si sta stabilizzando, abbiamo ritenuto necessario procedere a un ulteriore adeguamento che incide maggiormente sugli interventi di riuso di immobili a fini abitativi.
Obiettivo è recuperare il plusvalore generato dalla valorizzazione conseguente da questi interventi ai fini pubblici attraverso, appunto, gli oneri di urbanizzazione". Per quanto riguarda la determinazione degli oneri, l'Amministrazione comunale ha preso come riferimento le tabelle parametriche elaborate dalla Regione Toscana che analizzano i costi medi di urbanizzazione riferite a ipotetici scenari di valenza generale riferiti a interventi residenziali, produttivi e del terziario. A queste tabelle si applicano ulteriori valori parametrici, sempre definiti dalla Regione, in funzione delle specificità oggettive dei singoli comuni e delle singole categorie di intervento edilizio.
I comuni hanno inoltre la facoltà di aumentare o ridurre i valori che risultano dall'applicazione dei valori medi regionali fino al 70% sia in più che in meno. Ai valori risultati si applicano infine una revisione rispetto ai valori base in funzione degli incrementi Istat che in questo caso riguardano il periodo maggio 2000-agosto 2007 (pari al 18,7%). La revisione effettuata dalla direzione urbanistica interessa essenzialmente gli interventi residenziali che fino ad oggi godevano di alcuni sconti rispetto agli oneri previsti: ovvero in caso di risanamento, restauro e ristrutturazione edilizia si applicava un abbattimento del 70% degli oneri di urbanizzazione primaria e del 50% di quelli relativi all'urbanizzazione secondaria.
D'ora in poi questi sconti saranno ridotti rispettivamente al 50% e al 20%. Nessuna correzione, tranne quella relativa all'adeguamento Istat, per gli insediamenti di tipo produttivo mentre gli interventi di carattere commerciale, direzionali e turistico, di servizio e commerciale all'ingrosso, oltre all'aumento Istat è stato previsto un incremento medio di circa il 10% rispetto ai valori precedenti. Confermati i cosiddetti "super oneri", ovvero le maggiorazioni delle aliquote previste per gli interventi superiori a precise soglie individuate dall'Amministrazione introdotte nel 2003, seppur con alcune modifiche riguardo alle soglie di applicazione.
Per fare qualche esempio dei nuovi oneri, nel caso di demolizione e ricostruzione di un fabbricato residenziale (la cosiddetta sostituzione edilizia) di superficie utile lorda (SUL) pari a 500 metri quadrati e altezza di 3,30 metri si passa dagli attuali 67.600,50 euro di oneri di urbanizzazione (primaria e secondaria) a 80.025 euro con un incremento di circa il 18%. Aumento di circa il 20% degli oneri per le nuove costruzioni di un fabbricato artigianale (con una superficie utile lorda di 500 metri quadrati si passa da 13.860 a 16.600 euro) e di circa il 45% nel caso della realizzazione di un nuovo edificio residenziale (con una SUL di 70 metri quadrati e un'altezza di 3,30 metri si dovrà pagare 11.670,12 euro rispetto ai precedenti 8.117,34).
Poco più alto, ovvero circa il 48%, l'incremento degli oneri di urbanizzazione dovuti in caso del cambio di destinazione d'uso di un edificio agricolo in residenziale: per un immobile di 120 metri quadrati di SUL e altezza sempre di 3,30 metri si passa da 12.165,12 euro a 18.006,12. E' del 27% invece l'incremento per i cambi di destinazione d'uso di una unità residenziale a direzionali (interventi di ristrutturazione edilizia): con una SUL di 80 metri quadrati, si passa da 3.643,20 a 4.629,24 euro.
L'aumento più significativo in termini percentuali, ma esiguo da un punto di vista assoluto, è quello relativo gli interventi di frazionamento di un'unità residenziale in due (ristrutturazione edilizia). In questo caso se da un appartamento di 100 metri quadrati di superficie utile lorda con la medesima altezza vengono ricavati due alloggi da 50 metri quadrati ciascuno, gli oneri di urbanizzazione passano dagli attuali 737,55 euro a 1.443,75 con un incremento di circa il 95%.