Bagno a Ripoli, 23 maggio 2007- Ieri il Consiglio Comunale di Bagno a Ripoli ha approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato dai Gruppi Consiliari Alleanza Nazionale, Democratici di Sinistra, D.L.-La Margherita, Forza Italia, Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista e Verdi in merito al progetto di ampliamento dell'A1.
“L’approvazione all’unanimità da parte del nostro Consiglio Comunale (e con la convinzione di tutti noi) di questo nuovo ordine del giorno sulla Terza Corsia dell’A1 – hanno dichiarato il Sindaco Luciano Bartolini e l’Assessore al Governo del Territorio Claudio Tonarelli - rappresenta un passo avanti nella coesione democratica che Bagno a Ripoli è riuscita a creare su un’opera pubblica tanto importante, una coesione che non si è nutrita solo dell’unità delle forze politiche, ma anche della grande voglia di partecipazione espressa dai cittadini e da noi raccolta.
Tutto ciò si traduce in un rafforzamento delle richieste che la nostra Comunità avanza con questo ordine del giorno ad una controparte che si è dimostrata collaborativa, ma nei confronti della quale abbiamo il dovere di affermare con energia e convinzione le ragioni di una Bagno a Ripoli che non si oppone alla Terza Corsia, ma chiede che la sua realizzazione non solo limiti al massimo i disagi ambientali, economici e sociali, ma sia anche l’occasione per interventi di miglioramento della situazione attuale.
Il documento esprime soddisfazione per i risultati raggiunti sino ad oggi grazie all’azione comune di tutte le forze politiche e poi rilancia avanzando nuove richieste. Quali? In generale, grande attenzione ai tratti della Terza Corsia più vicini ai centri abitati di Ponte a Ema, Antella e Osteria Nuova, l’allungamento della galleria all’altezza dell’abitato di Antella; una maggiore attenzione al tratto tra l’Autogrill e la Galleria del San Donato; l’attenuazione dell’impatto ambientale e paesaggistico intorno all’Autogrill, con riduzione dei parcheggi; massimo rispetto dei limiti dell’inquinamento acustico ed atmosferico creando anche un apposito osservatorio in grado di monitorare costantemente la situazione.
Il documento chiede infine di trasmettere le richieste di Bagno a Ripoli al Presidente della Regione Toscana (con la quale siamo riusciti a creare una fertile unità, come pure con i Comuni di Incisa e Rignano), al Ministro per l’Ambiente (che giocherà il ruolo fondamentale: sua è infatti la competenza della valutazione di impatto ambientale) e al Ministro delle Infrastrutture affinché le sostengano nelle sedi opportune. Insomma, Bagno a Ripoli tutta ha offerto una bella prova di chiarezza democratica e di unità, che siamo convinti porterà i suoi frutti”.
E' di disagio la situazione denunciata più volte dai cittadini di Ponte all'Asse (al confine tra Scadicci e Firenze lungo via delle Bagnese).
Gli abitanti (parte fiorentini e parte scandiccesi) avevano richiesto che in concomitanza con i lavori del bypass si mettesse mano a risolvere tre problemi: illuminazione, acquedotto, gas. Ma la società Autostrade fa il by pass, gli svincoli e poi non realizza nessuna altra opera di urbanizzazione. Il Comune di Firenze (Direzione Mobilità) entro breve provvederà all'illuminazione con impianti di tipo aereo e di conseguenza senza interventi di scavo e ripristino della sede stradale contrariamente a quanto richiesto dai cittadini residenti.
Per il primo tratto dell'acquedotto sono in corso contatti tra le amministrazioni per valutare costi, ma non per il gas.
"Poichè mi sembra di ricordare che proprio da Ponte all'Asse parte una via che si inerpica sulle colline e che era segnalata per Piano strutturale di Firenze come via da recuperare per passegiate -commenta il consigliere Mencaraglia del Partito della Rifondazione Comunista di Scandicci- mi viene da concludere che la qualità troppo spesso di ferma a frasi ed immagini senza diventare qualità della vita delle persone reali, mentre la disponibilità di servizi (in questo caso acqua, gas) non è legata al tuo essere cittadino di una nazione, ma al posto in cui vivi.
Se decidi di campare su un cucuzzolo, magari per difendere il terreno da smottamenti e salvare un particolare cultivar non puoi pretendere che la collettività ti aiuti".