Proprio durante le ferie d'agosto è possibile riflettere serenamente e in maniera complessiva sul processo di riorganizzazione urbanistica in atto in città.
E' corretto prendere spunto dagli alberi di viale Morgagni (e non è un caso che la querelle divampi lì), perché è proprio in quell'area che la nuova rete tramviaria verrà a supporto dello sviluppo immobiliare a nord ovest di Firenze.
Ciò significa che le linee in movimento dal centro verso Peretola e Careggi vengono a qualificare aree immobiliari oggetto di appropriazioni e ristrutturazioni da parte di operatori ben identificati.
Ci riferiamo in particolare all'urbanizzazione di viale Belfiore, via di Novoli, Peretola, via Mariti, ecc. oltre alle probabili ex Manifatture Tabacchi ed ex ITI Leonardo da Vinci. La tramvia qualifica la costituenda rendita immobiliare insieme al prevedibile spostamento dei flussi automobilistici attuali (per intendersi via di Novoli, viale Guidoni, ecc.) su altri assi in aree più popolari (il futuro porta Prato/via Pistoiese, il futuribile via Panciatichi/via Circondaria).
Insomma è in atto un'epocale riorganizzazione della rendita immobiliare fiorentina, che è in definitiva la principale attività economica della città da secoli.
Ne beneficeranno alcuni grandi soggetti facilmente identificabili, con il supporto di un ristretto gruppo di consenso politico.
Può darsi che in origine, all'epoca della Giunta Primicerio, le idee guida fossero altre (busvie, ciclabili, pedonali, tramvie, ecc). Ma attenzione a dibattere degli stessi argomenti di dieci anni fa, perché risulta decisamente evidente che l'orientamento dell'attuale classe dirigente fiorentina sia differente.
Buona estate
Montecristo