16 ottobre 2007- Il Sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini e l’Assessore al Governo del Territorio Claudio Tonarelli hanno incontrato nel Palazzo Comunale il Vicesindaco di Firenze Giuseppe Matulli e l’Assessore all’Urbanistica ed Edilizia del Comune di Firenze Gianni Biagi, il Presidente dell’Ataf Maria Capezzuoli, il Coordinatore del Sistema Tranviario Giovanni Mantovani, nonché il Presidente della Tram di Firenze Spa Fabrizio Bartaloni. Tutti erano accompagnati dai rispettivi tecnici.
“Sulla base di precedenti accordi politici (ricordo l’incontro del 9 agosto con il Presidente Capezzuoli e il successivo scambio di idee con il Vicesindaco di Firenze Matulli) – ha dichiarato il Sindaco Luciano Bartolini -, ci siamo messi tutti al lavoro sulla prospettiva della tranvia a Bagno a Ripoli. Uno dei fatti importanti è che si sono iniziate a sviluppare le prime idee progettuali: infatti, in questa riunione, sono state presentate le primissime carte di quello che sarà un progetto.
Non c’è niente di preciso, ma si comincia a delineare la tranvia a Bagno a Ripoli. Quale percorso? Allo stadio attuale, è tutto da definire, ma le alternative oggi appaiono o lungo viale Europa o lungo via Roma, probabilmente a partire dalla Pieve di Ripoli. Sono ipotesi che dovremo discutere sul piano tecnico ed urbanistico, nonché attraverso un lungo ed ampio processo di partecipazione con la nostra Comunità. Il dato significativo è che siamo giunti a vedere per la prima volta, anche se in maniera provvisoria e transitoria, la tranvia sulle carte di Bagno a Ripoli.
È questo un evento che non è esagerato definire storico e per noi di grande soddisfazione. Fra l’altro, nell’incontro che noi Sindaci dell’Area Fiorentina abbiamo avuto l’altra settimana con il Ministro Padoa Schioppa, ci è stata data assicurazione che continuerà l’impegno del Governo per la mobilità a Firenze: alta velocità, sottoattraversamento di Firenze, tranvia. Naturalmente il discorso tranvia è stato affrontato in un ampio contesto di provvedimenti ed accorgimenti sulla viabilità in generale nel nostro Comune, attraversato, come si sa, da quattro direttrici di traffico: il Chianti, il Valdarno, la Valdisieve e l’Autostrada 1.
Non abbiamo guardato solo a questa nuova opera pubblica, ma abbiamo personalmente posto il problema in una dimensione globale, la sola che abbia un senso. È stato anche affrontato e posto all’attenzione dei tecnici il problema di come si connetterà con la tranvia il collegamento Chianti-Ospedale Santa Maria Annunziata-Autostrada A1 (Casello Firenze Sud). L’impegno che, come Amministratori di Bagno a Ripoli, confermiamo è di sfruttare positivamente l’attuale fase di revisione del Piano Strutturale per progettare e armonizzare la tranvia nel nostro territorio, pensandola non come un punto di arrivo e di partenza, bensì come un servizio fondamentale da inserire e come occasione per la riqualificazione urbana del Capoluogo”.
Lo stanziamento per il tratto della tranvia da Firenze (Piazza della Libertà) a Bagno a Ripoli è di 35 milioni di Euro, finanziati con fondi europei, statali, regionali e locali nell’àmbito del Programma Operativo Regionale Competitività Regionale e Occupazione (Por Creo 2007-2013).
«Sono un convinto sostenitore dell'Alta Velocità, ma l'attraversamento sotterraneo a Firenze è la seconda follia urbanistica, dopo la tramvia.
E' l'ora di dire basta allo sperpero di risorse pubbliche. Con gli stessi soldi, si potrebbe costruire una vera metropolitana sotterranea nella nostra città. E quella sì che sarebbe utile». E' quanto sostiene il capogruppo Udc al Comune di Firenze Mario Razzanelli. «Si tratta di un'opera che costerà, a preventivo, 1.700milioni di euro - ha aggiunto l'espoinente del centrodestra - cifra che, come spesso avviene con le opere pubbliche, potrebbe essere destinata a raddoppiare. E' uno spreco di denaro, perché la stazione di Campo di Marte, adeguatamente implementata, è già sufficiente per far passare i treni dell'Alta velocità.
Così, eviteremmo di sbranare la città per centinaia di milioni di metri cubi. E poi la futura stazione ai Macelli, a soli 800 metri da Santa Maria Novella, costituirà un inutile doppione della stazione centrale. Se proprio si doveva andare sottoterra, si sarebbe potuto passare sotto la stazione di Santa Maria Novella evitando la costruzione di una nuova stazione. Oppure, l'altra alternativa sarebbe stata la stazione a Castello, che sarebbe potuta diventare la stazione per l'Alta Velocità della piana.
Forse occorrerà fare un altro referendum per bloccare anche questa follia, visto che ancora una volta i nostri amministratori vanno a diritto senza ascoltare le preoccupazioni dei cittadini».