Firenze, 12 ottobre 2007- Un esponente dei comitati che stanno protestando contro il taglio degli alberi previsto per la realizzazione della tramvia di Firenze si è arrampicato stamani su un albero di viale Morgagni, per imperdirne l'abbattimento necessario per la posa dei binari. Così partecipazione attiva dei cittadini in loro difesa ha impedito che stamattina venissero tagliati altri sei alberi.
«A meno di 24 ore dalla richiesta di rinvio a giudizio del sindaco Leonardo Domenici per le emissioni nocive e le mancate politiche di riduzione dello smog a Firenze, riprende il taglio degli alberi in via Morgagni -afferma Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo- Solo la Un cittadino è stato addirittura costretto a salire su un ramo per fermare le motoseghe.
Unaltracittà/Unaltromondo, dopo aver chiesto lo stop immediato del taglio degli alberi, ha richiesto ufficialmente che già nella prossima seduta della commissione ambiente venga reso pubblico il progetto esecutivo relativo a viale Morgagni. Un atto di trasparenza dovuto alla cittadinanza che permetterà ai cittadini di conoscere le cause del taglio degli alberi. La cosa grave, che rasenta l'assurdo nella vicenda è che si tratta di abbattimenti nella stragrande maggioranza inutili. Il taglio degli alberi sembra infatti previsto dal progetto esecutivo (che ad oggi nessuno ha potuto vedere) solo, come si evince dalla delibera di giunta, per favorire il movimento delle macchine all'interno dei singoli mini cantieri del viale Morgagni.
Per Unaltracittà/Unaltromondo il Sindaco, e la giunta tutta, dovrebbero sapere che gli alberi sono lo strumento fondamentale per mantenere stabile la concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera. Il taglio di centinaia di piante previsto dai lavori per la tranvia causerà quindi un ulteriore aumento di CO2 nell'atmosfera, con l'effetto di rafforzare fenomeni negativi come l'effetto serra e il riscaldamento globale. Una giunta che connota ogni sua decisione con termini come 'innovazione', 'sostenibilità', 'modernizzazione', non è in grado di prevedere un progetto esecutivo capace di risparmiare alberi di novanta anni di vita? chiede Unaltracittà/Unaltromondo.»
"Nel giorno in cui è ripreso il taglio degli alberi, sorprende che la soprintendente Paola Grifoni non abbia ancora risposto alla lettera indirizzatale lunedì scorso e che lo scempio sia proseguito come niente fosse, nonostante che sulla base della legislazione vigente gli alberi siano protetti anche in assenza di una decisione della Giunta regionale -È quanto dice il capogruppo Udc al Comune di Firenze Mario Razzanelli, che aggiunge- Perciò ho inviato il carteggio fatto pervenire alla soprintendente e al sindaco anche al ministro Francesco Rutelli per chiedere un suo intervento urgente affinchè non vengano tagliati quegli alberi che furono piantati in memoria dei caduti della Grande Guerra.
Ciascuno di essi è dedicato ad un abitante del quartiere che perse la vita durante gli eventi bellici. Il loro taglio arreca un pregiudizio grave ed irreparabile tanto ad un monumento che alla memoria dei cittadini cui il monumento è dedicato. L’azione del Comune di Firenze da una parte danneggia un bene culturale e dall'altra offende la pietà dei defunti. Presto scriverò anche al ministro della difesa Arturo Parisi e alle associazioni combattenti. E lunedì presenterò un esposto alla Procura della Repubblica" preannuncia Razzanelli.