Firenze, 06 Ottobre 2007- Quando il Consiglio Comunale di Firenze affronta il tema della tramvia sembra trasformarsi. Terzo consiglio comunale, lunedì prossimo, dedicato alla tramvia con la prosecuzione del dibattito e la discussione degli atti collegati. C'è poi la proposta di delibera presentata da Bianchi, Toccafondi (FI), Donzelli, Cellai (AN) e Razzanelli (UDC) per chiedere l'«istituzione di una commissione speciale sulla realizzazione del sistema tramviario».
Due le mozioni: una di Bianchi (FI), che invita il sindaco «ad attuare efficaci sistemi di smorzamento delle vibrazioni e del rumore lungo tutto il tracciato della linea tranviaria 1» e una di Razzanelli, «affinché l'Amministrazione modifichi il progetto di tracciato della linea 1». La seduta avrà inizio alle 15.
Dopo che nel Consiglio del 24 settembre i cittadini sono stati costretti ad uscire dalla sala consiliare, pur non avendo colpa della bagarre suscitata dai consiglieri, dopo che all’uscita dal consiglio del 1 ottobre ai cittadini, che avevano ascoltato dibattito e dichiarazioni, in modo sufficientemente corretto, sono state richieste le generalità, i Presidenti dell’Associazione Piazza della Vittoria e Linea 3, che saranno presenti, con una rappresentanza dei loro iscritti, al Consiglio Comunale di lunedì 8 ottobre, fanno appello ai cittadini perché partecipino all’incontro tenendo un comportamento consono al luogo e al suo regolamento.
Il Sindaco Domenici nell’intervista di martedì scorso al Corriere della Sera ha sostenuto: “Firenze è l’unica città al mondo che si interroga su opere già avviate e dibattute da anni: la prima delibera risale al 1993, la tramvia è stata inserita nel piano regolatore del 1998, poi sono arrivati i finanziamenti del governo Berlusconi”.
In Consiglio Comunale l’Assessore Biagi ha fornito dati relativi alla riduzione dei flussi di traffico e delle emissioni a Firenze quando le opere infrastrutturali previste saranno compiute (basati sulla ricerca dello Studio Hearts, 2004-2006, sotto l’egida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità). L’incremento dell’offerta di trasporto pubblico, di cui la tramvia è lo strumento essenziale, ridurrà in media le emissioni del 22%, nella peggiore delle ipotesi, e del 33% nella migliore.
Lo studio ci dice anche che il traffico privato su gomma diminuirà del 14,6%. Antongiulio Barbaro (Presidente DS della Terza Commissione consiliare) riconosce che “non è facile avere uffici tecnici all’altezza di questa sfida”. Varrasi, capogruppo dei Verdi, tuona: “dove passa la tramvia non possono esserci alberi”. Per il Centro destra è facile additare la sprovvedutezza dimostrata dalla maggioranza in alcune opere significative di queste due legislature: i sottopassi di Piazzale Vittorio Veneto e di viale Filippo Strozzi, l’ovonda, il parcheggio della Fortezza da Basso, ma soprattutto le difficoltà in corso nella realizzazione della Linea 1, che doveva essere pronta per il gennaio 2008, e la conseguente lievitazione dei costi.
Una volta che la maggioranza ha stigmatizzato come “di destra” chi è contro la tramvia, qualsiasi seria discussione sui contenuti è esclusa. Una discussione ideologica lascia inevitabilmente da parte la competenza tecnica e la libertà di scelta. La Consigliera Ornella De Zordo richiede, oltre alla sospensione del taglio degli alberi del Viale Morgagni, da additare senza tentennamenti come un danno gravissimo per la città e non riparabile in tempi brevi, la moratoria per i cantieri delle linee 2 e 3 finché i progetti non saranno ridiscussi, presentati in forma definitiva e soprattutto condivisa.
La Linea 1 si sta realizzando senza Valutazione di impatto ambientale, senza studi sui flussi di traffico, senza interessare importanti funzioni, come quella dell’Ospedale di Torregalli.
Nella costruzione del sistema si procede con 63 varianti progettuali, con l’abbattimento previsto di ben 697 alberi, mentre ancora importanti nodi sono tutti da definire.
"Chiarezza e verità sulle denuncie che sarebbe scattata per alcuni cittadini durante la seduta del Consiglio comunale sui lavavetri e sul fatto che sulla base di queste la Procura della repubblica abbia aperto un fascicolo". E' quanto chiede in un'interrogazione il consigliere di Forza Italia Jacopo Bianchi. "Il sindaco Leonardo Domenici - ha spiegato Bianchi- ha dichiarato nei giorni scorsi che il comandante dei Vigili Urbani Alessandro Bartolini ha proceduto, nella seduta del 1° ottobre, all'identificazione dei cittadini in conseguenza di episodi di turbativa verificatesi durante precedenti sedute del Consiglio comunale a cui sarebbero seguite denunce penali e 'apertura di appositi fascicoli presso la Procura della Repubblica', come ha dichiarato il Comandante Bartolini nel resoconto che ha inviato al Presidente Eros Cruccolini." Jacopo Bianchi ha fatto presente che "come riportato dalla stampa, non risulterebbe alcun procedimento aperto a carico di cittadini o consiglieri per i fatti avvenuti durante la seduta del 17 ottobre dedicata ai lavavetri".
. "Ho ritenuto opportuno - ha aggiunto il Bianchi- presentare un' interrogazione urgente al sindaco Leonardo Domenici per chiedere se corrisponde a verità che la Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo sulla base di denunce scattate durante il Consiglio comunale dei lavavetri e di altre sedute di Consigli comunali, e in caso affermativo se ritiene giustificata l' azione preventiva compiuta dalla Polizia Municipale con l'identificazione finalizzata a garantire l'ordine anche se la seduta del 1° ottobre si era svolta senza incidenti.
In caso contrario se non ritenga opportuno revocare l'incarico dirigenziale al Comandante della Polizia Municipale, reo di aver agito senza aver ricevuto l'ordine del Presidente dell' assemblea come prevede l'articolo 61 del regolamento del Consiglio". "Trattandosi di una seduta dedicata al tema caldo della tramvia - ha aggiunto il consigliere di Forza Italia- è lecito domandarsi se il comportamento tenuto dalla Polizia Municipale lo scorso 1° ottobre, avesse piuttosto uno scopo intimidatorio nei confronti dei cittadini che, pur dissentendo dai progetti tranviari avevano voluto assistere ai lavori senza impedirne il regolare svolgimento".
"Sarà difficile -pronostica il Senatore di Forza Italia Paolo Amato- per il Procuratore della Repubblica (che ha già limato le unghie al Sindaco Domenici sull'ordinanza contro i lavavetri), non intervenire nel merito del conflitto tra organi del Consiglio Comunale, apertosi con un inusuale e durissimo scambio si lettere tra il Comandante della polizia municipale Bartolini e il Presidente del Consiglio Comunale Cruccolini.
Per entrambi i quali del resto, Forza Italia ha chiesto le dimissioni. La corrispondenza recentemente intervenuta tra Bartolini e Cruccolini e comunicata per conoscenza al Procuratore della Repubblica (oltre ad evidenziare il rischio di una strumentalizzazione politica del corpo dei vigili urbani, da noi condannata) adombra fatti, solleva questioni e imputa responsabilità tutte da chiarire. Onde specificare se abbiamo eventualmente a che fare con omissione in atti di ufficio o abuso in atti di ufficio o dichiarazioni non veritiere, la cui rilevanza dovrebbe essere valuta dalla autorità giudiziaria competente.
Resta il fatto che nella città del Presidente nazionale dell'Anci regna sovrana la confusione sul rapporto fra organi comunali e sulla natura del loro ruolo. Una crisi istituzionale che getta ombre inquietanti sulla capacità amministrativa della giunta e della maggioranza. Un ulteriore fallimento per il centrosinistra, il cui vuoto politico rischia di essere colmato in evitabilmente, dall'iniziativa della magistratura. Ad un Sindaco non latitante avremo già chiesto conto della situazione. A Domenici, che non c'è mai, possiamo solo regalare una guida turistica dell'Italia con tanti auguri di buon viaggio".
«E' inaccettabile paralizzare il traffico in tutta la città con provvedimenti come la della linea 17 flash, adottati peraltro in contemporanea ai cantieri tranviari che già penalizzano fortemente la viabilità e che, tra non molto, la renderanno invivibile».
Lo ha detto il consigliere di Forza Italia Massimo Pieri che lunedì prossimo, in consiglio comunale, svolgerà una comunicazione sulla linea 17 flash. «Se le intenzioni sono quelle di impedire ai cittadini di circolare e di posteggiare la propria auto o moto - ha aggiunto l'esponente de centrodestra - l'amministrazione sta riuscendo perfettamente nel suo intento. In viale dei Mille, in tutta l'area interessata dalla linea 17 flash, regna il caos. Le modifiche apportate fino ad ora hanno causato gravi inconvenienti e pericoli.
Anzitutto i cordoli in rilievo causa, specialmente nelle ore notturne, di incidenti gravi. Poi ci sono i paletti rigidi gialli che separano la carreggiata dall'area della pensilina, che si trova al centro della strada, che riducono lo spazio e creano problemi al transito di mezzi di soccorso e mezzi pesanti. Inoltre c'è stata la riduzione di circa un terzo dei posti auto con grande disagio per i residenti per i quali l'amministrazione deve comunque individuare rapidamente una soluzione. Ora gli automobilisti dovranno compiere percorsi lunghi e contorti perché non è più possibile raggiungere il lato opposto della carreggiata per immettersi nelle strade laterali ma c'è l'obbligo di proseguire in direzione di piazza delle Cure oppure di svoltare a destra in direzione viale Milton».
«Tutte queste difficoltà - ha proseguito Pieri - si traducono poi in un considerevole aumento dei livelli di inquinamento ambientale, sia acustico che atmosferico, per le enormi code e il rallentamento dei flussi di traffico, con grande disagio per l'eccessivo allungamento dei tempi di percorrenza. Senza contare che i mezzi Ataf rischiano la collisione in alcuni punti per l'estrema ristrettezza dello spazio a disposizione per effettuare le manovre vedi gli incroci viale dei Mille-via Sette Santi- viale dei Mille-via Pacinotti.
Inoltre quale sarebbe il guadagno dei tempi di percorrenza del mezzo pubblico se le linee Ataf che non dispongono della corsia preferenziale rimangono imbottigliati nel traffico privato, gravemente congestionato?». Pieri ha proposto «un monitoraggio sui risultati prodotti dalla 17 flash per verificare se questo provvedimento è utile per la zona del Campo di Marte oppure se i disagi arrecati sono, come appare, di gran lunga superiori ai benefici». «Non bisogna dimenticare le diverse esigenze di spostamento con il mezzo privato - ha concluso - per categorie sociali quali bambini, anziani, portatori di handicap nonché per raggiungere sedi che non intercettano i mezzi pubblici.
Vanno quindi garantiti i diritti dei cittadini di circolare senza trovarsi in un inferno come quello registrato nei primi giorni di avvio della linea 17 flash».