Linea 3 della tramvia: i comitati chiamano in causa il sindaco

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 agosto 2007 00:05
Linea 3 della tramvia: i comitati chiamano in causa il sindaco

Firenze, 1 agosto 2007- “Un dialogo tra sordi”.
Così Luciano Ghinoi dell’associazione “Piazza della Vittoria” ha definito l’attuale situazione della Linea 3 della tramvia fiorentina.
Dopo le ultime vicende del taglio degli alberi in Viale Morgagni, l’Associazione Linea 3, l’Associazione Piazza della  Vittoria e i Comitati dei Cittadini hanno presentato le richieste che andranno a proporre al sindaco Domenici.
“Noi non siamo contrari allo sviluppo del trasporto fiorentino – ha dichiarato Ghinoi – ma siamo contro questo sistema di sviluppo perché non adeguato ad una città come Firenze.

Non siamo contrari ad una metropolitana di superficie ma siamo contrari al creare un qualcosa che andrà a dividere Firenze creando una cesura sinonimo di non-progresso. Firenze ha bisogno di un nuovo trasporto pubblico ma deve partire da ciò che già ha, vale a dire l’Ataf e la rete ferroviaria”.
Il punto più critico della polemica rimane ancora il taglio dei circa 150 alberi di Viale Morgagni.
L’abbattimento della famosa alberata infatti non dipende né da malattie delle piante né dall’annunciato piano di riqualificazione ma è legato alla nuova sistemazione dei sottoservizi necessari per la sistemazione dei binari della tramvia.
“Gli alberi – ha continuato Ghinoi – avevano un importante ruolo contro l’inquinamento e il rumore.

Se dopo il taglio li ripiantassero, non sarebbero più gli stessi bensì arbusti o piante di minore grandezza e di caratteristiche completamente diverse con gravi danni sia all’immagine che alla consistenza fisica dell’arredamento verde. Il progetto prevede infatti l’avvicinamento delle nuove alberate ai marciapiedi e agli edifici per cui le nuove piante non potrebbero superare una larghezza di chioma di 2 metri”.
Gli alberi del viale Morgagni inoltre costituiscono il “parco della rimembranza”.

I fiorentini li piantarono in onore e in memoria dei caduti della prima guerra mondiale abbinando a ciascun tronco una diversa targhetta con nome e cognome del caduto. Per di più, per alcuni sventurati , morti a causa di deflagrazioni o altri tristi eventi che ne avevano impedito la normale tumulazione, questi alberi rappresentano l’ unico monumento funerario.
“Partiamo dal 16 di luglio – ha detto Rita Monaco dell’associazione linea 3 – Quel giorno siamo andati a Morgagni e abbiamo impedito il taglio degli alberi.

Lì si sono uniti a noi dei volenterosi e splendidi cittadini che tuttora ci stanno aiutando. Se non fossimo stati lì, tutti gli alberi sarebbero stati tagliati nel silenzio più assoluto, un silenzio interrotto solo dall’urlo della motosega. Questi alberi sono stati piantati in onore dei caduti del 15-18 e tagliarli è come ucciderli una seconda volta”.
“Noi chiediamo cose semplici e di buon senso – ha affermato Mario Bencivenni dei Comitati dei Cittadini – Chiediamo che l’esecuzione degli stralci di un progetto che ancora non è stato approvato nella sua redazione esecutiva sia sospesa fino alla fine dell’anno in modo da poter seriamente discutere tutte le criticità fino ad oggi denunciate.

Chiediamo che prima dell’avvio dei cantieri della linea 2 e 3 si finisca velocemente la linea 1 in modo da evitare maggiori disagi ai cittadini e di fare tesoro dei numerosi problemi manifestatisi in quel cantiere, dai ritardi agli aumenti dei costi causati da carenze progettuali. Chiediamo infine che si prenda in considerazione la proposta di utilizzare l’attuale rete ferroviaria come alternativa alla tramvia. I binari già esistenti, con interventi meno costosi e più rapidi, potrebbero infatti portare ad una efficiente metropolitana di superficie lungo l’asse Peretola - Castello - Rifredi - Statuto - Campo di Marte – Rovezzano.

Per quanto riguarda il trasporto da Rifredi all’ospedale , questo sarebbe continuamente garantito da un servizio di bussini elettrici”.
“Ricordo quella mattina – ha raccontato Elena, fiorentina residente in viale Morgagni – erano le cinque e ho sentito un gran rumore. Sono uscita di casa in pigiama e come sono apparsa sul marciapiede hanno dato un segno e un albero è stato abbattuto davanti ai miei occhi. Noi cittadini non sapevamo nulla, non abbiamo ricevuto documentazioni, non capivamo cosa stesse accadendo.

Abbiamo vissuto tutto sulla nostra pelle e parlo anche a nome di quegli anziani e di quelli invalidi che, non potendo intervenire, sono costretti a guardare dalle loro finestre l’accadere di questi scempio”.

I Consiglieri dei Verdi Luca Ragazzo della Provincia e Tommaso Grassi del Quartiere 5 di Firenze, esprimono apprezzamento per la sensibilità e per l'attività di informazione e di approfondimento svolto dai Cittadini per la salvaguardia degli alberi di Viale Morgagni. Apprezzamento non solo formale ma anche sostanziale poiché i due Consiglieri hanno sempre seguito e talvolta partecipato al presidio di Viale Morgagni e agli incontri pubblici, in cui molti cittadini hanno avuto occasione di esprimere posizioni condivisibili riguardo al preoccupante impatto ambientale della tramvia.

"Saremo presenti - concludono Ragazzo e Grassi - a tutte le iniziative che terranno i Comitati e i Cittadini in difesa del patrimonio arboreo della Città, non necessariamente condividiamo o condivideremo tutte le posizioni in , ma, per noi, la vicinanza e l'ascolto dei cittadini è un valore irrinunciabile e fondamento della democrazia.”
"L'ordine del giorno firmato dai capigruppo dell'Unione al comune di Firenze è una palese sfiducia alla giunta Domenici e al gestione del progetto tramvia".

Così Guglielmo Picchi, deputato fiorentino di Forza Italia commenta l'odg della maggioranza di sinistra al Comune di Firenze che richiede alla giunta di cambiare registro nella gestione del progetto tramvia. "L'ODG riflette uno stato di confusione complessivo della maggioranza e l'ammissione esplicita che la giunta non è fino ad oggi riuscita a gestire tempi, costi, mobilità alternativa e comunicazione della realizzazione del progetto tramviario. Le accuse alla destra nascondono la totale incapacità politica della maggioranza e il tentativo di addossare all'opposizione le proprie responsabilità.

La giunta se fosse seria dovrebbe dimettersi e dare la parola agli elettori che porrebbero fine a questa vergognosa vicenda".

Virginia Friggeri

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza