A Fabbrica Europa un evento unico per l’Italia: un lavoro poetico, sorprendente e spettacolare, che esalta la forza, la finezza, la potenza espressiva e fisica delle figure in scena: una cavallerizza, un danzatore e tre cavalli.
Ispirata dal lavoro al contempo grezzo e raffinato di quella che è stata per dieci anni la cavallerizza più dirompente del teatro equestre Zingaro, la coreografa Karine Saporta decide qualche anno fa di scrivere un cortometraggio intitolato La bête, con il quale vince il Premio France 3 come miglior soggetto per un cortometraggio.
Poi però il progetto della coreografa e della cavallerizza si interrompe per ragioni di impegni professionali diversi. Oggi, la cavallerizza Eva Schakmundès ha lasciato Zingaro e può occuparsi di nuove scelte artistiche e professionali. Ha costituito una sua scuderia di dieci cavalli e si è stabilita nel Midi-Pyrénées dove ha appena creato il suo Tonneau – manège, uno stupefacente teatro circolare semi-mobile. Qualche mese fa la coreografa e la cavallerizza si sono ritrovate con il forte desiderio di portare avanti, insieme, un doppio progetto: cinematografico, da un lato, e di spettacolo, dall’altro.
Lo sconvolgente soggetto de La bête diventa il punto di partenza per un lungometraggio il cui soggetto è in corso di scrittura. Nel frattempo, Karine Saporta decide di creare uno spettacolo equestre e coreografico per la primavera 2007.