La Provincia di Firenze ha consegnato ieri il cantiere alla associazione d’imprese che si è aggiudicata l’appalto, di cui fanno parte la “Cingoli Nicola e Figlio S.r.l.” (capogruppo), la “Tamagnini Impianti S.r.l.” e la “Monacchia Elettromeccanica S.a.s.”
I lavori, per i quali è previsto un costo complessivo di 11 milioni e 500mila euro, dureranno poco più di due anni e mezzo e alla fine del 2009 il complesso di Castelpulci sarà pronto per svolgere la sua nuova funzione di polo di alta formazione nel settore della moda.
“In questo secondo lotto – spiega l’assessore provinciale all’edilizia Stefano Giorgetti – sono comprese tutte le opere per il recupero funzionale della Villa e della Foresteria, oltre alle sistemazioni esterne.
Con il completamento dei lavori sarà restituito al territorio fiorentino un immobile di particolare pregio artistico, legato, attraverso la famiglia Riccardi, a Palazzo Medici ed ora destinato a futura sede dell’Università della Moda: un fulcro di sviluppo, ricerca e innovazione di un’area che già vede la presenza di attività imprenditoriali di livello internazionale”.
In dettaglio il lotto prevede il completamento di tutto l’edificio principale (che ha una superficie di 7.200 metri quadrati) con impianti e finiture di ogni genere ed il totale recupero della dependance (500 metri quadrati) nella quale sarà ricavata una foresteria con circa 40 posti letto.
Nella sistemazione degli spazi esterni è compreso anche il recupero del giardino storico.
Il progetto dell’Università della Moda a Castelpulci venne definito dalla Provincia, dall’Università di Firenze e dal Comune di Scandicci nel 2001, sulla base di un concorso internazionale di idee per il recupero del complesso.
Nel luglio 2002 furono appaltati i lavori di un primo lotto, relativo al consolidamento e risanamento strutturale del complesso, per un importo di 4 milioni e 680mila euro.
Questi lavori sono stati completati alla fine del 2005. Subito dopo sono iniziate le procedure di gara per il secondo lotto, che oggi arrivano a compimento con l’apertura del cantiere.
DAI PULCI A DINO CAMPANA
L’antico maniero della famiglia guelfa dei Pulci, il cui nucleo originale risaliva all’inizio del ‘200, fu abitato dal 1511 al 1590 dai Soderini. Da loro passò ai Riccardi, che nel 1667 dettero inizio ai primi lavori di ampiamento, nel 1691 sistemarono il viale di accesso e poi nei primi quattro decenni del ‘700 proseguirono nella trasformazione del palagio in grande villa suburbana.
Una nuova imponente facciata, ben visibile dall’intera vallata dell’Arno fra Scandicci e Lastra a Signa, su un corpo di fabbrica ormai triplicato in lunghezza, venne eretta verso la via Pisana su progetto dell’ingegnere Gioacchino Fortini. Dopo la morte del marchese Cosimo, committente dei lavori più importanti, la villa condivise le fasi del declino dei Riccardi.
Nel 1854, con l’estinzione della dinastia, Castelpulci divenne proprietà pubblica e fu destinata, per la salubrità del luogo e la ricchezza d’acque, a ricovero dei dementi, per risolvere i problemi di spazio dell’Ospedale di Santa Maria Nuova, e rimase con tale destinazione fino al 1973, anno di chiusura degli ospedali psichiatrici.
Fra i suoi ospiti il poeta Dino Campana, che vi fu ricoverato per 14 anni, dal gennaio 1918 alla morte, il 1 Marzo 1932.