Firenze - Problemi di sicurezza, di precariato e di formazione del personale all’aeroporto di Firenze. Questi alcuni dei problemi che una rappresentanza sindacale delle Rsu del Galileo Galilei hanno fatto presente alla commissione regionale speciale Lavoro nel corso di un’audizione questo pomeriggio a Palazzo Panciatichi. In particolare, i lavoratori temono l’approssimarsi della divisione societaria, il raggiungimento di 2 milioni di passeggeri e il subentro di un secondo gestore. I sindacati lamentano, inoltre, l’utilizzo sempre più massiccio di personale con contratti a tempo determinato ed i controlli superficiali del lavoro dato in appalto o terziarizzato.
Il presidente della commissione ha richiesto loro un documento unitario che affronti le diverse problematiche, soprattutto in merito alla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Contrastare la prassi delle dimissioni in bianco, che alcuni datori di lavoro pretendono da lavoratori e lavoratrici al momento dell'assunzione, per poterle poi utilizzare in caso di maternità, malattia o altro: questo l'obiettivo di una proposta di legge avanzata da due esponenti Ds ed illustrata oggi durante la seduta della commissione Attività produttive del Consiglio regionale.
Si tratta - è stato detto - di un fenomeno molto diffuso anche se difficile da quantificare, una sorta di ricatto che colpisce soprattutto i più deboli: le donne, i giovani al primo impiego, i lavoratori anziani. Due gli strumenti che il testo individua: per le imprese che fruiscono di agevolazioni regionali o aggiudicatarie di servizi regionali, l'autenticazione della sottoscrizione dell'atto di risoluzione volontaria del rapporto di lavoro da parte della pubblica amministrazione competente; per le imprese che lavorano nel settore dell'edilizia, un'attestazione integrativa sul rispetto delle normative per la sicurezza sul lavoro, da parte del professionista abilitato a certificare l'abitabilità o l'agibilità degli edifici.
Su quest'ultimo punto, la Margherita, pur dichiarando di condividere lo spirito della proposta di legge, ha chiesto alcuni chiarimenti; per il professionista, che interviene a cantiere concluso, sarebbe infatti difficile controllare il rispetto delle normative nella fase precedente, quando i lavori sono ancora in corso. Dubbi su questo punto sono stati avanzati anche da un altro esponente Ds. La commissione - ha affermato il presidente in conclusione - discuterà nel merito la proposta di legge nel corso delle prossime sedute.