28 Marzo 2007- Ecco la primavera, stagione di aromi naturali che si diffondono nell’aria con lo sbocciar dei fiori. Ma è davvero possibile che questi profumi e gli oli essenziali che dalle piante si estraggono abbiano su uomini e animali lo stesso effetto degli ormoni?
“Possibilissimo”, spiega Fabio Firenzuoli, presidente dell’Associazione Nazionale dei Medici Fitoterapeuti, “Basta vedere l’influenza che i profumi hanno sulla nostra sfera emozionale. Ma la funzione che gli oli essenziali hanno nella vita delle piante e in quella dell’uomo è in larga misura ancora sconosciuta”.
C’è che l’alone di misticismo da sempre collegato all’universo delle essenze si è trasmesso alla cultura new age e da qui anche a certi tentativi di creare ex novo una disciplina medica, l’aromaterapia, che Firenzuoli defininisce ‘quantomeno discutibile’.
Tentativi che hanno contagiato anche il mondo della ricerca.
In proposito, il prestigioso New England Journal of Medicine ha pubblicato proprio in questi giorni uno studio dell’Università di Denver (Colorado) condotto da un gruppo coordinato dal tossicologo Derek Henley. Si tratta di tre casi di forte crescita del seno in bambini maschi di età prepuberale (4, 7 e 10 anni) che facevano uso di balsami, saponi, shampoo e lozioni alla Lavanda e Tea Tree Oil, due oli aromatici comunissimi in profumeria e in medicina.
Henley ha analizzato in laboratorio l’effetto di questi oli sui recettori su estrogeni e androgeni presenti in cellule di tumore mammario, riscontrando una significativa attività sui recettori. E, a suo avviso, questo meccanismo d’azione potrebbe giustificare l’abnorme crescita del seno osservata nei tre piccoli pazienti. Quale considerazione pratica trarne? Firenzuoli invita intanto a usare il buonsenso: “Meglio”, dice, “evitare l’uso continuativo e prolungato di creme, gel o cosmetici se non si ha l’assoluta sicurezza che si tratti di prodotti naturali”.
Un consiglio che vale anche per cosmetici, farmaci e integratori, giacché nella maggior parte dei casi gli stessi test condotti prima di lanciare i prodotti sul mercato non superano mai le 4 - 8 settimane. Secondo Firenzuoli, però, i risultati raggiunti dai ricercatori americani lasciano assai perplessi. Conviene quindi aspettare prima di arrivare alla conclusione che Lavanda e Tea Tree Oil sono effettivamente potenti e pericolose sostanze ad attività ormonale, o che addirittura possono essere sfruttati per produrre sostanze miracolistiche capaci di aumentare il volume del seno.
Il presidente dell’Anmfit osserva, ad esempio, che nei prodotti utilizzati dai tre ragazzini c’erano anche molti altri prodotti, non testati, ognuno con differenti concentrazioni di aromi.
Né questi prodotti sono stati analizzati per escludere la presenza di farmaci. Ma, soprattutto, nei test non sono stati utilizzati gli stessi oli.
Bisogna in effetti ricordare che l’olio essenziale di una pianta ospita normalmente decine di principi attivi, con importanti variazioni quantitative. Il linaiolo della Lavanda può infatti variare anche del 100%, mentre alcune sostanze della Melaleuca (i Terpeni) fino al 500%. “I ricercatori”, sostiene Firenzuoli, “avrebbero dunque dovuto analizzare gli oli dei prodotti in questione, o quantomeno quelli utilizzati nei test in vitro.
In realtà neppure loro sanno che cosa hanno testato. E il teorema se profumi e ormoni producano identici effetti rimane tutto da dimostrare”.