È fiorentino, gravita nell'ambiente del Centro popolare autogestito (Cpa). Al dipendente del cimitero comunale di Firenze, amico di Matteini, la magistratura capitolina contesterebbe l'associazione sovversiva.
Ieri mattina a Firenze la Questura e la Polizia di Stato, alla presenza del Vice Prefetto, e della Vedova, Signora Mariella Magi Dionisi, e della figlia Jessica, hanno ricordato il 29° Anniversario dell’uccisione, da parte dei terroristi di Prima Linea, dell’Agente di Polizia Fausto Dionisi, avvenuto in via delle Casine il 20 gennaio 1978.
Ieri mattina alle ore 10, al Cimitero di Peretola, sulla tomba è stata deposta una corona d’alloro del Capo della Polizia, alla presenza dei familiari, quindi alle 10,30 in Questura, alla presenza del Questore, Francesco Tagliente e del Vice Prefetto, è stata deposta un altra corona presso la lapide che ricorda il sacrificio di Dionisi e celebrato una Santa Messa, al termine della cerimonia, in Via delle Casine, dove è anche intervenuto il Comune, con l'Assessore De Siervo, senza il Gonfalone, la deposizione di una terza corona, sul luogo dell’agguato ai piedi della lapide posta nel 1999.
"In occasione del trentesimo anniversario dell'omicidio dell'agente di polizia Fausto Dionisi, che ricorrerà il prossimo anno - ha sottolineato l'assessore all'accoglienza e integrazione Lucia De Siervo - ho proposto, come comune di Firenze, alla vedova Dionisi e al questore, di organizzare insieme una manifestazione, che dovrà avere come momenti fondamentali una riflessione sull'importanza di coloro che prestano il proprio servizio allo Stato, anche a scapito della propria vita, e del dovere delle istituzioni nella lotta contro la criminalità organizzata".