Firenze, 12 Gennaio 2007- "E-78 Due Mari e Corridoio tirrenico sono due facce della stessa medaglia, rappresentata da quella che l’assessore Conti definisce rete infrastrutturale della Toscana, a sua volta parte delle rete nazionale ed europea -spiega il presidente della Provincia di Grosseto Scheggi- La realizzazione dell’una è complementare a quella dell’altra. Per questo il governo deve assumersi l’impegno di sbloccare l’iter del Corridoio tirrenico – valutando da subito consistenza e realizzabilità della proposta Sat.
Sulla Due Mari, riteniamo che il Governo debba chiarire se intende, e in quale modo, finanziare i lotti mancanti, in particolare nel tratto Grosseto-Siena. Invitiamo in ogni caso la Regione Toscana a promuovere un incontro con Governo ed Enti locali, per individuare congiuntamente le soluzioni possibili rispetto alla Due Mari ed al complessivo sistema della mobilità nella Toscana meridionale, compresi i trasporti ferroviari. Non vorremmo infatti che tra le sigle automobilistiche della Toscana venisse dimenticata GR.
Riteniamo che GR debba avere le stesse opportunità di Fi-Pi-Li, di Li-Pi-Fi-Si. Diversamente la rete avrebbe una ‘smagliatura’ per noi inaccettabile.
"L’autostrada tirrenica Grosseto-Civitavecchia va realizzata nel minor tempo possibile -afferma Luca Sani, responsabile regionale Ds Enti locali- ed il governo deve sciogliere i nodi che gli competono per consentire alla Sat di definire la progettazione esecutiva ed iniziare i lavori entro il 2008. Le dichiarazioni rilasciate a Grosseto dall’assessore regionale Conti, e quelle del presidente della Sat Bargone, mettono in evidenza che le volontà politiche della Toscana e quelle imprenditoriali sono concomitanti.
Esistono quindi le condizioni per dare il via libera all’opera, che ha già ottenuto il parere favorevole nella valutazione d’impatto ambientale. D’altra parte, lo scorso 24 ottobre, la Sat ha consegnato al governo un project financing che prevede la realizzazione di tutte le opere - compreso il lotto 0 Maroccone-Chioma, e l’asse di penetrazione nel porto di Piombino – a totale carico del privato, ed a costo zero per lo Stato. Al governo ed al ministro Di Pietro, spetta il compito di sciogliere molto velocemente il nodo delle tariffe, ed a Regione, Enti locali ed Anas la definizione ed il finanziamento degl’interventi per la viabilità locale.
Per la Toscana e la Maremma, quindi, il corridoio tirrenico va realizzato, senza perdere ulteriormente tempo dopo i 5 anni buttati al vento dal governo Berlusconi. Ogni altra ipotesi è da scartare. Su questo il governo deve sapere in modo chiaro che si scontrerebbe con una mobilitazione massiccia di tutte le istituzioni, le forze politiche ed economiche della regione".
“Il degradante spettacolo che esponenti di pari grado del Governo e della Regione ci offrono da giorni con ridda di dichiarazioni, smentite e contro-smentite sull’autostrada tirrenica è decisamente inqualificabile.
Non ci stiamo! Come rappresentanti delle Istituzioni chiediamo che il dibattito lasci le colonne dei giornali e venga ricondotto nelle sedi preposte per cercare, se possibile, di avere dati certi.”
È il commento dei Presidenti dei Gruppi regionali di Forza Italia Maurizio Dinelli, Alleanza Nazionale Maurizio Bianconi, dell’UDC Marco Carraresi e del Portavoce dell’Opposizione Alessandro Antichi che con una interrogazione urgente, proprio sull’autostrada tirrenica, hanno chiamato la Regione a rispondere in aula già mercoledì prossimo.
“Attendiamo che nel question-time Martini chiarisca questa imbarazzante polemica, tutta interna alla sinistra, a cui ci rifiutiamo, per senso istituzionale e di responsabilità, di prendere parte. Chiediamo che oltre alla Giunta, a cui spetta, dati alla mano, di fare chiarezza sugli accodi presi il 16 e 18 settembre con Letta e Di Pietro sul finanziamento e tempi di realizzo dell’autostrada tirrenica, si ascoltino nella Commissione competente i rappresentati di ANAS e SAT. Registriamo l’offerta del concessionario (SAT) ad accollarsi per intero gli oneri dell’opera anche se bisogna prestare molta attenzione ai costi del futuro pedaggio.
Anche su ciò – Concludono Maurizio Dinelli, Maurizio Bianconi, Marco Carraresi ed Alessandro Antichi, chiediamo - che sia fatta chiarezza per evitare che tutto sia scaricato, come al solito, sulle spalle dei cittadini.”
“Il Ministro Di Pietro sacrifica irresponsabilmente il necessario potenziamento del sistema del trasporto su gomma toscano sull’altare del ricatto ambientalista allo sviluppo -commenta il Sen. Amato (F.I.)- E’ una posizione ancor più grave alla luce del progetto definitivo di realizzazione presentato dalla Sat, progetto che non comporta - secondo quanto dichiarato dalla stessa società - alcun onere per le casse dello Stato, che invece giace da quasi tre mesi sulla scrivania del Ministro Di Pietro.
Per questo motivo richiederò, con un interrogazione in Senato, un chiarimento al Ministro delle infrastrutture sullo stato dei lavori. Resta il fatto che , con il nuovo governo i problemi infrastruttrali della Toscana sono destinati a peggiorare.”