Firenze- Sviluppo, ambiente, politica, diritti. A tutto tondo l’ultimo briefing del 2006 per il Presidente della Regione Toscana, Claudio Martini. Inizia con il primo. Punto di svolta nel luglio 2006 il Prs, piano regionale di sviluppo, che definisce documento “cruciale” volto a segnare una discontinuità rispetto alla “stagnazione, o quantomeno allo sviluppo lento” che ha caratterizzato la Toscana negli ultimi 5 anni. Al Prs Martini aggancia il bilancio per il 2007 approvato nei giorni scorsi, che ne è “la logica conseguenza” e ne “delinea coerentemente le scelte pratiche, con tempi, finanziamenti e primi progetti”.
La “bussola” del Prs – prosegue Martini – è orientata su “crescita e sviluppo coniugati a qualità e sostenibilità, per creare una nuova, buona ricchezza, che non può essere disgiunta dalla solidarietà. Il recupero della competitività – spiega il Presidente – deve essere declinato insieme alla lotta alla precarizzazione e alla sicurezza sul lavoro, la tutela dell’ambiente e del paesaggio non può essere disgiunta dalla scelta di fare le infrastrutture e di smaltire i rifiuti.
Il 2007, ed in particolare i primi 6 mesi, vedranno l’avvio operativo delle scelte compiute nel 2006.” Precise le richieste a Bruxelles e a Roma. All’Unione Europea la Toscana chiede sostegno a: politiche industriali, difesa dei prodotti made in tuscany, sviluppo rurale, ricerca e formazione. Al Governo ribadisce le richieste già contenute nel libro bianco consegnato a Prodi: infrastrutture (alta velocità, 2 mari, Tirrenica, Osmannoro); certezza di finanziamenti per la messa in sicurezza dell’Arno; distretti produttivi; energia; politiche del paesaggio, politiche sociali, cultura.
“Con il Governo – anticipa Martini – stiamo definendo un progetto unico in Italia per la tutela del paesaggio, per la cultura stiamo lavorando per una celebrare in grande la ricorrenza di Galileo 2009”. Quanto ai provvedimenti toscani che saranno varati nel 2007, Martini snocciola: Piano energetico, Pit (piano di indirizzo territoriale), Pra (piano regionale di azione ambientale), legge sui servizi pubblici, piano promozionale, programma di sviluppo economico, piano sociosanitario, piano integrato della cultura.
Unica eccezione: il piano sanitario regionale, che arriverà agli inizi del 2008.
Il filo conduttore sarà: politiche di sistema. Così per le infrastrutture, che dovranno integrare a sistema porti, interporti e aeroporti di Pisa e Firenze, con una cooperazione operativa fra le due società fin dagli inizi del 2007. Così per la promozione, che vedrà la riconduzione a unità sotto le insegna di una Toscana Promozione rivisitata e rinnovata. Così la politica sui rifiuti, con l’obiettivo della riduzione del 15% del totale e l’aumento della raccolta differenziata al 50% entro il 2010, la realizzazione di un solo termovalorizzatore e l’adeguamento degli altri.
Così per i servizi, per i quali è in vista una nuova legge e il dimagrimento del sistema Regione e Agenzie. Punti di forza i giovani e le donne e impulso alla partecipazione con il varo della nuova legge.
Al secondo punto la politica. Con un appello a una rinnovata unità di tutte le forze di Toscana democratica, perché su queste sfide “la tastiera del pianoforte va suonata in armonia e per intero”. In questo quadro anche il tema dell’ingresso di Rifondazione Comunista in Giunta, sul quale Martini auspica una positiva conclusione entro febbraio, data entro la quale saranno riviste anche le deleghe.
Martini definisce l’accordo “possibile, in un quadro di chiarezza e coerenza”, dal momento che nessuna delle scelte del Prs è disgiunta dai temi cari a Rifondazione, ma “la qualità e il dinamismo vanno a braccetto con la solidarietà e i diritti”. E tenuto conto che Rifondazione “si è astenuta o ha votato documenti importanti nel 2006, cosa che non era avvenuta nel 2005”. “C’è bisogno di stabilità – conclude il Presidente e di unità per far fronte alle sfide che abbiano davanti e per garantire i diritti dei disoccupati, dei cassintegrati, dei precari e di quanti sono in difficoltà.” E toccando il tema dei diritti Martini ribadisce il suo appoggio ai giornalisti, impegnati nella vertenza per uno dei contratti più difficili della storia, ancora una volta contro la precarietà.
Infine, ma non ultimo, il tema dell’uguaglianza e dell’accoglienza. “La Toscana – sottolinea il Presidente – intende tenere alta la bandiera di una Regione aperta, dove i problemi vanno risolti e non devono diventare “pretesti per tirarsi addosso”. “Non è più tempo – conclude – di parlare di tolleranza, ma di apertura e dialogo per qualunque religione e per qualunque colore. E in questo ambito ribadisce la sua personale vicinanza e il suo sostegno al sindaco di Colle Val D’Elsa, impegnato a fronteggiare una difficile situazione alimentata da polemiche che vengono da fuori”.
Tranquillo il Presidente della Toscana sul versante dell’inchiesta riguardante lo smog: “abbiamo fatto quello che le leggi italiane e le direttive Ue richiedono, abbiamo una sola colpa, non aver chiamato “piano” i provvedimenti varati. Ma rimedeieremo al più presto”. E sullo snellimento del sistema Regione + Agenzie “la ricognizione è pronta, a gennaio avremo pronto il programma, entro la primavera la decisione in Consiglio”. Mentre per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro, la legge è pronta.
Da gennaio il via ai tavoli di concertazione. La conclusione è una riflessione sulla politica, che “ha smesso di studiare”. Per il futuro dunque un richiamo: “meno annunci, più analisi e scelte concrete e condivise”. (lpv)