Firenze, 8 Gennaio 2006- Botta e risposta su un argomento spinoso come quello del progetto per la costruzione del Corridoio tirrenico. Oggi il ministro dell’interno Giuliano Amato, in un’intervista afferma che, in relazione al corridoio tirrenico, “ora è tutto fermo” e che “mentre noi continuiamo a litigare sull’autostrada sarebbe opportuno mettere in sicurezza l’Aurelia”». Il ministro dell’interno tira il freno a mano e la Cdl insorge, con tanto di interrogazione urgente a risposta orale già bella e depositata sui tavoli della giunta.
«Martini riferisca in aula consiliare sul futuro del Corridoio tirrenico».
E’ quanto chiedono oggi gli esponenti della Cdl in Regione Toscana all’indomani dello stop suonato dal ministro Amato a una delle opere, l’autostrada costiera appunto, prioritarie per lo sviluppo della Toscana. Un’importanza, quella del Corridoio, individuata con precisione anche dal ministro alle infrastrutture Di Pietro solo pochi mesi or sono, in occasione del vertice con il governatore toscano proprio sulle grandi opere per la Toscana. «In data 6 e 18 settembre 2006 – scrivono nel loro documento il portavoce della Cdl Alessandro Antichi ed i capigruppo Maurizio Bianconi (An), Marco Carraresi (Udc) e Maurizio Dinelli (Fi) – il presidente della Regione Claudio Martini ha svolto due incontri, uno con il ministro delle infrastrutture e trasporti Antonio Di Pietro e uno con il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Enrico Letta, da cui sono emerse come priorità infrastrutturali il sottoattraversamento e scavalco fiorentino, la E 78 ‘Due Mari’ e il Corridoio Tirrenico.
Nella comunicazione del Presidente Martini in Consiglio regionale il 17 ottobre 2006 – ricordano – il governo regionale tra l’altro ribadisce la volontà di completamento dell’autostrada tirrenica indicando anche le quote di ripartizione dei costi dell’opera fra soggetti interessati». Non solo, rinfrescano la memoria gli esponenti della Cdl: «Il Programma Regionale di Sviluppo 2006-2010 menziona al PIR 1.07 (“Accessibilità territoriale, mobilità integrata”) tra gli Obiettivi Specifici, con riferimento agli aspetti infrastrutturali, il completamento dell’autostrada tirrenica, compresi i collegamenti con i porti di Livorno e Piombino».
La Cdl chiede ora lumi a Martini invitando lui e l’assessore ai trasporti Conti «a relazionare nella prima seduta di Consiglio regionale utile per sapere se corrisponde a vero la dichiarazione del ministro Amato sullo stato di immobilità dei lavori per l’autostrada tirrenica, se il Governo regionale stigmatizzi quelle dichiarazioni e come si proseguirà nell’avanzamento dei lavori». La Cdl chiede anche di sapere «se ci sono sviluppi o aggiornamenti in merito alle priorità condivise tra la Regione Toscana e il governo».