Nelle ultime settimane (con un’attività che presumibilmente proseguirà anche nei prossimi giorni) imprenditori e lavoratori autonomi hanno ricevuto (o stanno per ricevere) un questionario proveniente dall’Agenzia delle Entrate.
Tali questionari vengono utilizzati dal Fisco per raccogliere dati ed informazioni di natura reddituale, contabile ed extracontabile al fine di procedere, una volta elaborati su base statistica, alla implementazione di nuovi studi di settore ovvero all’aggiornamento di quelli esistenti.
Il questionario è volto solamente a raccogliere dati e informazioni che saranno utilizzati ai fini della predisposizione e dello sviluppo dello studio di settore per i promotori finanziari.
I dati e le informazioni raccolti da parte degli Uffici non potranno essere trasmessi ad altri uffici pubblici, né, in alcun modo, essere utilizzati per effettuare un’attività di accertamento nei confronti del promotore che li ha trasmessi.
L’invio del questionario deve avvenire entro il prossimo 15 dicembre.
L’invio dovrà essere effettuato esclusivamente per via telematica, tanto direttamente (attraverso il canale Internet ovvero Entratel), quanto avvalendosi dell’opera di intermediari abilitati (si tratta degli stessi soggetti che provvedono all’invio della dichiarazioni.
Il mancato invio non costituisce certamente una valida ed efficace modalità attraverso la quale evitare l’introduzione dello studio di settore, che, anzi, verrà elaborato su dati statistici parziali e, quindi, con maggiori probabilità di una sua non aderenza alla realtà economica.
Una volta raccolti i questionari ed elaborati i dati contenuti nel questionario lo studio di settore verrà presentato, per il relativo parere, ad una Commissione di esperti della quale dovrebbero far parte anche le associazioni delle categorie coinvolte dall’implementazione del nuovo studio.
Se nelle intenzioni del legislatore lo studio di settore costituisce uno strumento per valutare la capacità del singolo contribuente di produrre ricavi o conseguire compensi dallo svolgimento di un’attività economica perseguendo principi di certezza, trasparenza e perequazione del prelievo appare quanto meno inusuale che si pretenda di voler conseguire tale risultato attraverso uno studio di settore che coinvolge categorie professionali ed attività imprenditoriali assolutamente differenti nei loro tratti caratteristici.