Arezzo, 17 novembre 2006 - Vivere in campagna? Un sogno. Una vacanza in agriturismo? Per gli italiani è il massimo del relax. E' quanto è emerso oggi ad Agrietour, il salone nazionale dell'agriturismo di Arezzo, dove è stata presentata la ricerca condotta dall'Università di Macerata in collaborazione con Isnart "Gli italiani e le vacanze in agriturismo" a cura di Carlo Cambi. Lo studio ha tracciato un profilo del rapporto tra gli italiani e le vacanze in agriturismo attraverso sondaggi che hanno coinvolto 500 operatori del settore e 2500 italiani che hanno dichiarato di aver fatto vacanze nel periodo gennaio-giugno 2006.
Ma la novità più consistente che emerge dall'analisi è la nascita degli agronauti. Di fatto Internet rappresenta lo strumento privilegiato dagli agrituristi per scegliere e prenotare la loro vacanza. Ben il 38,5% degli agrituristi ha utilizzato il Web, con uno scarto in positivo di oltre il 4% rispetto agli altri tipi di vacanza. A influenzare il dato vi è sicuramente il fatto che il turismo straniero pesa di più per gli agriturismi. E' infatti al 30,2% la quota degli ospiti stranieri in agriturismo, a fronte di una media nazionale generale ferma al 29%.
La ricerca ha inteso sondare anche il rapporto che gli italiani hanno con la campagna. E sono tutti valori positivi. Per gli italiani la campagna rappresenta la natura (26 %), il relax ( 20,4 %), il paesaggio (10,2%) ma anchele radici (7,6,%) e la salute (5,1%). L'agriturismo invece è percepito come la vacanza ideale per il relax (32 %), il contatto con la natura (22,5%), il cibo genuino (12,5%), il ritorno alla tradizione contadina (6,6%) e l'evasione dal quotidiano (5,5%). Continuando a definire il profilo dell'agriturista si è scoperto che, rispetto ai vacanzieri tradizionali, è più attratto dai prodotti enogastronomici, visita più mostre, musei e siti archeologici, ama andare alla scoperta dei territori mentre è meno attratto dagli spettacoli e dallo sport.
Si è riusciti anche a definire la platea degli agrituristi, che è rappresentata dal 40,8% degli italiani: di questi il 92% sceglie l'Italia; il restante 8% l'estero. Infine c'è anche la classifica dei desideri, che vede la Toscana come luogo ideale per la vacanza in agriturismo (in testa con oltre il 42% di preferenze), seguita da Umbria (13%), Sicilia (5,9 % e questa è una consistente novità), Abruzzo (5,2%) ed Emilia-Romagna (4,6%). Un ultimo elemento significativo è il sostanziale incremento del turismo business negli agriturismo.
Circa il 2,3% e lo 0,3% del mercato agrituristico è infatti costituito da singoli o gruppi che si muovono per il turismo d' affari e che scelgono l'agriturismo come forma di ricettività per coniugare lavoro e relax.
Un “corso” per imparare a preparare i “necci” realizzati con la farina di castagne, oppure un bel sigaro toscano fatto con le proprie mani. E poi: la lavorazione del ferro, del legno, del cotto e molto altro ancora. Sono sole alcuni degli antichi mestieri toscani, fra cui molte le novità, che l’Arsia presenterà alla quinta edizione di Agrietour, il salone nazionale dell’agriturismo e dell’offerta territoriale in programma ad Arezzo, dal 17 al 19 novembre.
E per Agrietour 2006 “debutterà” una fattiva collaborazione fra l’Agenzia della Regione Toscana per lo Sviluppo e l’Innovazione nel settore Agricolo e forestale (Arsia) e Toscana Promozione, che per la prima volta si presentano ad una manifestazione con un unico spazio espositivo condiviso.
Così lo stand di Arsia e Toscana Promozione sarà dedicato agli antichi mestieri, ovvero quelle attività legate al mondo rurale a rischio di cessazione e scomparsa. Numerosi gli artigiani che, durante i tre giorni della manifestazione, esporranno i propri prodotti e presenteranno le antiche attività allestendo una postazione di lavoro presso lo stand.
Grazie ad una serie di mini-corsi a partecipazione gratuita organizzati all’interno dello stand, cestai, tessitori, decoratori, sigaraie trasmetteranno le esperienze del proprio mestiere ai visitatori di Agrietour che potranno così avvicinarsi ai primi rudimenti delle singole attività. Nelle tre giornate della kermesse dell’agriturismo, saranno presenti diverse attività artigianali: la lavorazione della paglia e vimini per la realizzazione di ceste, gerle e canestri; l’impagliatura di fiaschi e sedie; la lavorazione del legno, del cotto e del ferro oltre alla pirografia su legno; inoltre la cesellatura di metalli; il decoro della ceramica; la preparazione di sigari; la filatura della lana e la lavorazione di pasta di castagne, per fare i gustosi “necci”, e la tessitura al telaio.