Comune di Firenze: meglio la soppressione dell’Assessorato alla partecipazione democratica, stili di vita e consumo critico?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 novembre 2006 23:20
Comune di Firenze: meglio la soppressione dell’Assessorato alla partecipazione democratica, stili di vita e consumo critico?


del Sen. Paolo Amato, Capogruppo di Forza Italia al Comune di Firenze

Contro il degrado che accompagna il declino economico di Firenze e contro gli invasivi cantieri caoticamente aperti in città al fine di realizzare opere necessarie ma mal programmate, dilaga la furiosa protesta dei Comitati dei residenti, sempre più disperati. I comitati lamentano un’assoluta mancanza di considerazione e di consultazione da parte dell’Amministrazione comunale. Mentre i residenti sono addirittura costretti ad adottare forme vivaci e particolari di contestazione per attirare l’attenzione di assessori tanto supponenti quanto arroganti.

Ma che Giunta è questa che si sottrae al confronto con i cittadini, rifugiandosi in un esercizio solitario del potere ammantato da continue promesse bugiarde? E, soprattutto, che Sindaco è mai questo che non sa ascoltare né capire la sua città? E pensare che Domenici ha iniziato il proprio mandato amministrativo istituendo persino un Assessorato alla partecipazione. Un assessorato che ha organizzato incontri e dibattiti con la cittadinanza sul programma di mandato del sindaco e sul piano strutturale dell’amministrazione, ma mai, ad esempio, sulla sicurezza o sul degrado del centro storico.

Un assessorato di regime la cui preoccupazione principale consiste nello spendere il danaro pubblico in inutili consulenze, disinteressandosi totalmente del disagio quotidiano della cittadinanza e del bisogno di partecipazione di quest’ultima. Un assessorato, insomma, la cui inutilità è stata evidenziata proprio dalla protesta della gente di Firenze. Ed allora, visto che non serve allo scopo per cui è stato istituito, chiudiamolo, come richiesto da Forza Italia con un apposita mozione. O, in caso, contrario, licenziamo perlomeno l’incapace Assessore alla partecipazione del Comune di Firenze.

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