Grosseto, 31 ottobre 2006- Si terrà il prossimo 10 novembre, presso la Sala Assemblee dell’Associazione Industriali Grosseto, in viale Monte Rosa 196, a Grosseto, il convegno “Garantire la rintracciabilità dei prodotti alimentari”. Organizzato da Astolatte e Associazione Industriali, in collaborazione con EMSistemi S.r.l., il convegno si propone di fare il punto della situazione su un tema, come quello della rintracciabilità, che riveste un ruolo sempre maggiore per tutto il settore agroalimentare.
Il convegno vede la partecipazione del Settore Sanità Pubblica Veterinaria della Regione Toscana, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana e delle Aziende ASL di Grosseto ed Empoli. Tutte le fasi della rintracciabilità saranno approfondite in modo chiaro e concreto, per offrire alle imprese e agli addetti del settore indicazioni utili e le soluzioni informatiche specifiche del settore, anche da un punto di vista operativo. Con l’occasione, saranno trattate le novità apportate dall’applicazione del regolamento (CE) n.
178/2002 e del Decreto Legislativo 190 del 5 aprile 2006 in materia di rintracciabilità ed etichettatura.
Il convegno vede la partecipazione del Settore Sanità Pubblica Veterinaria della Regione Toscana, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana e delle Aziende ASL di Grosseto ed Empoli. Tutte le fasi della rintracciabilità saranno approfondite in modo chiaro e concreto, per offrire alle imprese e agli addetti del settore indicazioni utili e le soluzioni informatiche specifiche del settore, anche da un punto di vista operativo.
Con l’occasione, saranno trattate le novità apportate dall’applicazione del regolamento (CE) n. 178/2002 e del Decreto Legislativo 190 del 5 aprile 2006 in materia di rintracciabilità ed etichettatura. “La rintracciabilità – osserva il dr. Giovanni Brajon, direttore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana, sede di Firenze, tra i relatori del convegno – si propone come strumento per la sicurezza dei consumatori attraverso la possibilità di ricostruire la storia di un prodotto e di seguirne il percorso in tutte le fasi fino al consumo ed in caso di necessità: ritirare il prodotto se interviene un rischio per la salute e per l'ambiente, agevolare il controllo di eventuali effetti indesiderati o a lungo termine su salute ed ambiente, contribuire al controllo delle informazioni presenti nelle etichette dei prodotti.
In quest’ottica – prosegue Brajon – il valore della rintracciabilità per l’impresa è evidente. Le imprese scelgono la rintracciabilità per gestire il rischio sanitario nelle aziende, realizzare uno strumento di coordinamento di filiera (rapporti clienti/fornitori), disporre di uno strumento di competizione aziendale, rispondere ad un'inquietudine del mercato e dei consumatori disposti a pagare il costo per garanzie di sicurezza e qualità certe.
I vantaggi della rintracciabilità per le imprese sono molti, dal rafforzamento dei rapporti cliente/fornitore alla trasparenza alla fidelizzazione del cliente alla razionalizzazione dei processi e la riduzione dei costi.
Numerosi sono gli esempi pratici – conclude il dr. Brajon – che potremmo fare per evidenziare l’utilità e il valore della rintracciabilità: nel settore alimentare, fra i più recenti, l'aumento del consumo di carne bovina, il ritorno della 'bistecca con l'osso', la valorizzazione dei prodotti locali tipici o tradizionali. La rintracciabilità rappresenta, per il consumatore, una garanzia fondamentale”.