Manifestazione contro l'asfalto stamani in piazza della Signoria per sostenere le richieste e le ragioni del comitato di di via Ghibellina: lo smantellamento del lastricato originale in pietra, l'asfaltatura e il seguente ripristino delle pietre non garantisce la cittadinanza circa il mantenimento dello stato di una delle vie del centro storico, patrimonio dell'umanità secondo l'UNESCO. Le esperienze passate in materia di pavimentazione delle strade e delle piazze non sono rassicuranti in tal senso e i cittadini chiedono che la questione sia affrontata, a partire da via Ghibellina, assicurando anche la partecipazione dei cittadini che lamentano di essere sempre messi di fronte al fatto compiuto.
Ornella De Zordo ha sostenuto nel Consiglio comunale dello scorso 16 ottobre, che a questo scopo può essere destinata la metà dei proventi delle multe: il Comune ha incassato 150 milioni di euro negli anni dal 2002 al 2005, ma ne ha destinati solo 230.000 alla manutenzione.
«Il codice della strada prevede che il 50% delle multe sia speso, tra l'altro, per il rifacimento del manto stradale.
L'amministrazione, invece, utilizza quasi i due terzi di questi importi vincolati dalla legge per spese che non rientrano tra quelle autorizzate». E' quanto denunciano i consiglieri di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci e Jacopo Cellai che sulla questione hanno presentato una mozione e due interrogazioni. «La norma in questione - hanno spiegato i due esponenti del centrodestra - è contenuta nel comma 4 dell'articolo 208 del codice della strada. Qui si prevede che una quota pari al 50% dei proventi spettanti alle amministrazioni o ad altri enti locali sia vincolata ad una serie di attività fra cui il miglioramento della circolazione sulle strade, il potenziamento e il miglioramento della segnaletica stradale.
Sempre nello stesso articolo si prevede che una quota non inferiore al 10% deve essere destinata ad interventi per la sicurezza stradale in particolare a tutela degli utenti deboli: bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti. Il codice prevede inoltre che siano gli stessi enti locali che determinano annualmente, con delibera di giunta, le quote da destinare a questi scopi e che tali determinazioni siano comunicate al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti». «Nel regolamento di esecuzione di questa norma - hanno ricordato Checcucci e Cellai - si sottolinea che il Comune e gli enti locali devono fornire al Ministero del Lavori Pubblici un rendiconto delle somme incassate e delle spese effettuate.
E così abbiamo chiesto all'assessore alla mobilità Graziano Cioni di poterne disporre». In particolare i due consiglieri di Alleanza Nazionale sottolineano che «dalle apposite delibere di giunta si nota tra le spese effettuate con quella parte dei proventi delle multe vincolati per legge ci sono quelle cosiddette "di postalizzazione", ovvero quanto si paga per spedire le contravvenzioni ai cittadini. Una cifra pari a oltre 3milioni e 404mila euro per il 2005 e 5milioni e 400mila per il 2006».
«Ma la notifica della sanzione, pari a 11 euro e 40 centesimi - hanno spiegato - è a carico del destinatario e questa scelta dell'amministrazione pare dunque una incomprensibile duplicazione a carico dell'utente». «Fatto ancor più grave - secondo Checcucci e Cellai - che nella delibera di giunta numero 31 del 2006 si indichi una spesa, sempre con i proventi delle multe vincolati per legge, di oltre 4milioni e 664mila euro per generiche "prestazioni di servizio per la polizia municipale" e, addirittura, di 5milioni e 712mila euro per "oneri finanziari".
«Su questo vogliamo chiarimenti - hanno concluso i due consiglieri di AN - visto che a Firenze gli interventi di asfaltatura e di manutenzione stradale in generale, anche per coprire le numerose buche presenti, necessitano di investimenti, stimati in 15 milioni di euro all'anno, che l'amministrazione comunale afferma non poter effettuare data la scarsità di risorse. E questi interventi, viste anche le dichiarazioni dell'assessore Cioni, sono riconosciuti dalla collettività e dall'amministrazione comunale come prioritari ed urgenti.
Per questo è necessario che nella prossima delibera riguardante la destinazione dei proventi delle multe allegata al bilancio, il 50% dell'importo sia vincolato unicamente alla manutenzione ed agli interventi sulle strade, Non si potrà così più dire che non ci sono i soldi. Questa è un'operazione di trasparenza e di rispetto delle norme».
Accedere con l'auto in via di Ripoli dal viale Europa è diventata un'impresa disperata. E' quanto denuncia, in una interpellanza, il consigliere di Forza Italia Massimo Pieri.
«Gli automobilisti - scrive l'esponente del centrodestra - sono costretti a un lungo e faraginoso percorso che prevede di raggiungere e costeggiare piazza Elia della Costa. In questo modo si sono creati notevoli disagi ai residenti nonché agli operatori di commercio che lamentano allungamento dei tempi di percorrenza, concentrazione del traffico ed aumento dell'inquinamento ambientale. Peraltro via di Ripoli costituisce una direttrice di traffico fortemente utilizzata perché congiunge la zona sud della città con la via Chiantigiana ed è pertanto indispensabile garantirne la fluidità».
«Il blocco degli accessi - sottolinea Pieri - è causato della realizzazione di "isolette pedonali", molto pericolose e soprattutto inutilizzate visto che le fermate dei mezzi di trasporto pubblico nel Viale Europa non hanno subito modifiche. A fronte dei forti disagi nella viabilità nella zona, l'amministrazione non si adopera per incrementare forme di mobilità alternativa, come dimostrano le condizioni in cui versa la pista ciclabile del viale Europa, scarsamente fruibile per la presenza di interruzioni ed ostacoli come i lampioni della luce, nonché l'eliminazione di un tratto della pista realizzata nel controviale Europa, angolo via San Marino, solo tre anni dopo la sua realizzazione, con grande spreco di risorse pubbliche».
«Infine - ha aggiunto il consigliere di Forza Italia - la presenza in via di Ripoli della scuola materna ed elementare "San Giovanni Battista - Villa Merlo Bianco" richiede particolari accorgimenti per garantire l'attraversamento sicuro dei piccoli». Pieri vuole sapere dall'amministrazione «se intenda ripristinare almeno alcuni accessi a via di Ripoli dal viale Europa, rispondendo alle esigenze da tempo manifestate dai cittadini residenti e dagli operatori di commercio, fortemente penalizzati dalle scelte di viabilità adottate»; «se intende prevedere in via di Ripoli un servizio della polizia municipale, da effettuarsi negli orari di entrata ed uscita dei bambini dalla scuola, per garantire l'attraversamento pedonale sicuro».