Firenze- Via in Toscana al servizio civile regionale. Avrà la durata di 12 mesi, e lo potranno fare giovani fra i 18 e i 30 anni residenti o domiciliati in Toscana. Sarà aperto anche agli stranieri. Lo prevede una nuova legge approvata ieri dal Consiglio regionale, con il voto favorevole della maggioranza e di Rifondazione Comunista e con il voto contrario del centrodestra.
Perché il servizio civile regionale diventi operativo, saranno necessari alcuni adempimenti e l’emanazione di un bando da parte della Regione.
Dopodiché le organizzazioni interessate potranno presentare i progetti. I ragazzi coinvolti avranno un impegno settimanale fra le 25 e le 30 ore, e a loro spetterà un assegno, il cui importo sarà definito in base a quanto previsto per il servizio civile nazionale (circa 420 euro mensili). Lo svolgimento del servizio civile potrà anche valere come credito formativo e sarà valutato nei concorsi pubblici. Nel caso di progetti di cooperazione internazionale, potranno fare domanda di servizio civile anche persone residenti all’estero.
Gli obiettivi generali della proposta di legge sono: contribuire alla formazione dei giovani, promuovere il senso di appartenenza e di partecipazione, favorire l’ingresso nel mondo del lavoro, sostenere le politiche giovanili, promuovere la solidarietà e la cooperazione a livello nazionale e internazionale, contribuire alla salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale. Il servizio civile regionale esiste già in altre regioni italiane, come Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Marche.
L’approvazione della nuova legge sul servizio civile regionale ieri nel tardo pomeriggio in Consiglio è stata preceduta da un’ampia discussione e dall’approvazione di un ordine del giorno, presentato da Pier Paolo Tognocchi (Margherita), Daniela Belliti (Ds), Aldo Manetti (Rifondazione Comunista), Luciano Ghelli (Comunisti italiani) e Giancarlo Tei (Sdi).
L’ordine del giorno impegna la Giunta regionale a “prevedere, in sede di formazione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2007 e pluriennale per gli anni 2007-2009, almeno il raddoppio della dotazione finanziaria prevista per l’anno in corso per l’attuazione della legge di istituzione del servizio civile regionale” e a “favorire, nell’ambito delle proprie competenze, la promozione degli elementi più qualificanti della legge regionale all’interno della legislazione nazionale”.
Il documento è stato approvato con il voto favorevole della maggioranza tranne i Verdi, che hanno votato contro, e con il voto contrario del centrodestra. L’esponente dei Verdi Fabio Roggiolani ha motivato il voto contrario con il timore che la legge, senza alcuni ritocchi che poi sono stati effettivamente apportati in fase di emendamento, possa incentivare una sorta di lavoro precario e ha auspicato dunque una fase di rodaggio.
L’assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori ha spiegato che l’ordine del giorno è utile per allargare la platea dei beneficiari, e che nel suo complesso la legge è stata frutto di un lavoro estremamente costruttivo.
Salvadori ha inoltre rassicurato sul fatto che con il servizio civile regionale non si intende favorire alcun tipo di lavoro sostitutivo, tantomeno negli enti pubblici, e che questo sarà ben chiarito nel successivo regolamento.
Pier Paolo Tognocchi (Margherita): “Arriviamo con ritardo ad emanare questo provvedimento - ha detto nel suo intervento in aula Tognocchi - dopo che era ne era stata promessa l’istituzione già per la fine del 2005, con una previsione di sette milioni di euro per il triennio 2005-2007.
Abbiamo quindi ritenuto doveroso che la Regione desse un segnale di coerenza anche finanziaria con gli obiettivi della legge avviando sin dal primo anno un impegno di spesa sufficiente che possa far da volano anche ad investimenti delle fondazioni bancarie”. “Sono contento dell’obiettivo ottenuto oggi in aula – ha concluso Tognocchi - l’attivazione del servizio civile regionale va a compensare, in termini di risposta ai bisogni diffusi nel territorio ed espressi mediante il mondo dell’associazionismo e del volontariato, del terzo settore in generale e del sistema delle autonomie locale, il venir meno dell’importante contributo offerto dal servizio civile nazionale in termini di coscrizione obbligatoria.
Il servizio civile regionale si inserisce nell’ambito delle politiche giovanili e formative e dà un ulteriore spazio a quel patrimonio di disponibilità, entusiasmo, solidarietà rappresentato dagli obiettori di coscienza impegnati sul nostro territorio nelle più svariate attività di interesse pubblico generale”. Daniela Belliti (Ds) ha voluto chiarire che l’intento del lavoro svolto è quello di evitare sovrapposizione tra servizio civile e altre attività. Marco Carraresi (Udc), ha commentato che l’ordine del giorno è la prova di quanto sostenuto dal suo grupo, che cioè siamo davanti a uno svuotamento finanziario della legge.
Dopo l’approvazione dell’ordine del giorno è arrivata anche quella della proposta di legge che, lo ricordiamo, è stata votata da tutta la maggioranza e da Rifondazione Comunista, mentre il centrodestra si è dichiarato contrario.