Fiorenza Ferita: Renzi e Giani hanno presentato il video
Varie iniziative a difesa della squadra viola e della città in attesa del ricorso al Tar

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 luglio 2006 16:04
Fiorenza Ferita: Renzi e Giani hanno presentato il video<BR>Varie iniziative a difesa della squadra viola e della città in attesa del ricorso al Tar

Treni bloccati dagli ultrà ieri a Firenze. A partire dalle 18,10 (l’ora del blitz dei viola) le Ferrovie dello Stato sono state costrette a bloccare i convogli di passaggio a Firenze, perché era bloccata la stazione di Campo di Marte. Un gruppo di circa 200 tifosi ha occupato i binari della stazione, interrompendo il traffico, dopo che in 2000 si erano messi in corteo dallo stadio per protestare contro la sentenza della Caf che retrocede la Fiorentina in B con 12 punti di penalizzazione.

“Questo iniziativa è un messaggio ai tifosi: basta con le proteste di piazza.

Chi compie gesti inaccettabili va contro Firenze e contro la Fiorentina, proprio nel momento in cui istituzioni importanti come Comune e Provincia sono compatte nel chiedere le garanzie di un giusto processo”. Così Matteo Renzi, presidente della Provincia di Firenze, ha presentato questa mattina a Palazzo Medici Riccardi l’anteprima del video “Fiorenza ferita” che documenta i torti subiti dalla Fiorentina nella stagione 2004–2005.
Il filmato sarà proiettato all’ingresso di Palazzo Medici Riccardi e trasmesso da Florence Tv, WebTV della Provincia di Firenze.

“Un gesto simbolico – ha spiegato Renzi - la proiezione di questo filmato nella casa dei Medici, ora che la città chiede di far valere un principio di giustizia giusta. E proprio chi chiede giustizia, non può tollerare il minimo atto di violenza”.
“L’obiettivo di questo video - ha aggiunto Eugenio Giani, assessore allo sport del Comune di Firenze – è quello di portare serenità tra i tifosi per far capire che ci sono tutti gli elementi per far valere le ragioni legali della Fiorentina nelle sedi opportune.

Basta con le proteste di piazza che non fanno altro che gettare cattiva luce su Firenze”.
Il video, della durata di una decina di minuti, mostra spezzoni di partite alla moviola, illustrate da un simpatico Dante Alighieri in formato tridimensionale, il quale alla fine del filmato commenta ironico: “Ci sarebbe piaciuto mostrare queste immagini al processo sportivo di primo grado, purtroppo non ci è stato concesso”.
“Far ricorso a Dante ha chiaramente un valore metaforico – ha detto Matteo Renzi - Firenze ha un modo più intelligente e ironico per rispondere alle ingiustizie”.
“E Firenze – ha concluso il Presidente della Provincia - non rassegnandosi all’ingiustizia, non può che credere nella giustizia”.

Affiancare la società Fiorentina calcio in eventuali ricorsi alla giustizia ordinaria e invitare la tifoseria a manifestare la protesta restando nei limiti della ragionevolezza e della civiltà, che sono tradizione della città di Firenze.

Sono le due richieste avanzate dal sindaco Leonardo Domenici al consiglio comunale riunito oggi in Palazzo Vecchio, aprendo il dibattito sul processo sullo 'scandalo calcio' e sulla condanna in primo grado della Fiorentina. "Ritengo assolutamente legittimo e logico che il consiglio comunale si esprima su una vicenda che, per quanto abbia a che fare con lo sport, investe direttamente gli interessi di una comunità locale: interessi di natura economica, sociale, di immagine e con risvolti importanti anche per la gestione dell'ordine pubblico - ha detto il sindaco - E vorrei in particolare richiamare l'attenzione su due questioni, su cui sarebbe auspicabile che il consiglio si esprimesse a larga maggioranza.

La prima questione riguarda la possibilità che il Comune possa essere protagonista di un ricorso alla giustizia ordinaria (in particolare al Tar del Lazio) che potrà essere sia diretto, sia a supporto di quello eventuale della società. Per decidere il ricorso sarebbe sufficiente un orientamento dell'esecutivo, ma credo sarebbe utile l'espressione in questo senso di tutto il consiglio comunale. Esiste una solida base di legittimità e questo sarebbe il modo migliore non per confondere l'amministrazione comunale con altri soggetti, ma per portare nelle sedi più opportune la rappresentanza di un interesse collettivo qualificato.

E non escludo la proposta di associarsi anche ad altri livelli istituzionali, a cominciare dalla Provincia. La seconda questione si riferisce alle manifestazioni di protesta, che ai annunciano già da oggi. Credo sia auspicabile che il consiglio comunale si esprima in modo unanime, perché le proteste rimangano in un ambito di ragionevolezza e civiltà, isolando ogni possibile ricorso alla violenza. Questo sarebbe importante anche alla luce di quanto accaduto venerdì sera, con l'aggressione ad un fotografo tuttora ricoverato a Careggi, al quale stamani ho portato la solidarietà della città.

E' stato un episodio molto grave, che deve valere come monito. E' un momento delicato; episodi negativi per l'ordine pubblico avrebbero inoltre una ricaduta negativa per l'immagine della città e per un 'percorso giudiziario' della vicenda, che non è ancora concluso". "Non è la prima volta che abbiamo dovuto occuparci di calcio; è già successo con il fallimento della 'vecchia' Fiorentina - ha detto Domenici - Allora, sulla base di una mia richiesta, chiesi ed ottenni che l'attribuzione del titolo sportivo della società fallita venisse affidato al sindaco, come simbolo e rappresentante della città.

L'anno successivo, con il 'lodo Petrucci' questo orientamento è diventato norma: si è riconosciuto quindi che una società sportiva di storia e tradizione è patrimonio della comunità locale. Per questo è importante sottolineare oggi il ruolo della città e delle istituzioni che la rappresentano. La giustizia sportiva gode di autonomia, ma nel momento in cui le sentenze riguardano non solo i singoli ma una comunità, anche la comunità deve avere voce. Si tratta di vedere se nel processo siano stati rispettati i diritti di tutti i soggetti coinvolti, compresi quelli della difesa; mi pare che questo non sia successo".

"Sono convinto che sia necessario promuovere un'azione di pulizia nel mondo del calcio - ha concluso Domenici - ma è indispensabile avere gli strumenti e i tempi idonei per farlo, per esaminare la realtà, le degenerazioni e le conseguenze dei provvedimenti".

«Il consiglio ha espresso in maniera unitaria la volontà di sostenere il sindaco Domenici perché sia intrapresa ogni iniziativa a difesa della squadra viola. Una società sportiva di storia e tradizione come la Fiorentina è patrimonio della comunità locale».

Lo hanno detto il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini e le vicepresidenti Bianca Maria Giocoli e Rosa Maria Di Giorgi commentando il dibattito, nel Salone dei Duecento, sul processo sullo 'scandalo calcio' e sulla condanna in primo grado della Fiorentina. «La nostra assemblea ha anzitutto espresso piena solidarietà al fotografo de La Nazione aggredito da un gruppo di teppisti - hanno aggiunto - e tutti i gruppi politici hanno condiviso in modo convinto l'intervento del sindaco volto a difendere gli interessi della città rispetto ad una decisione della giustizia sportiva che ha lasciato tutti sbalorditi: davanti alla corte di appello federale la difesa della Fiorentina è stata fortemente limitata nelle sue prerogative a partire dall'impossibilità del sindaco di essere ascoltato dai giudici per contribuire a fare chiarezza sull'intera vicenda».

«I capigruppo - hanno Eros Cruccolini, Bianca Maria Giocoli e Rosa Di Giorgi - hanno invitato i tifosi ad esprimere in modo civile il proprio dissenso, secondo lo stile e la tradizione della città di Firenze sottolineando che nessun atto di violenza può essere giustificato, anzi potrebbe essere deleterio e creare problemi nel difficile cammino che la società viola, supportata dall'amministrazione comunale, si appresta a intraprendere».

Un esposto alla procura «per verificare se c'è stata una fuga di notizie durante la camera di consiglio della Caf», la corte di appello federale che venerdì scorso ha emesso la prima sentenza nel processo a "calciopoli".

Lo presenteranno i consigliere di Forza Italia Enrico Bosi, Bianca Maria Giocoli e Massimo Pieri. «Per tre giorni - hanno ricordato gli esponenti del centrodestra - il noto quotidiano sportivo ha anticipato le varie fasi della camera di consiglio. Eppure questa fase del processo dovrebbe svolgersi nel massimo segreto. Le indiscrezioni della Gazzetta sono state sostanzialmente confermate dal dispositivo della sentenza. Un fatto che, se accertato dalla procura competente, potrebbe portare all'annullamento del processo e quindi della sentenza».

«Nell'esposto, che probabilmente presenteremo alla procura di Roma, competente per territorio - hanno spiegato - chiederemo alla magistratura di verificare se è stata anzitutto violata la legge sull' "insider trading", ovvero l'abuso di informazioni privilegiate: le indiscrezioni si sono verificate a mercati aperti e nella liste delle società finite sotto processo ce ne sono alcune quotate alla Borsa di Milano. E chiederemo anche se sono stati violati due articoli del codice penale, quello che punisce l'abuso d'ufficio e quello che riguarda la rivelazione del segreto d'ufficio: i giudici sportivi sono pubblici ufficiali che, come tali, devono sottostare a queste norme di legge».

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