Lunedì 3 luglio 2006- Un francobollo e due viaggi in meno, con il vantaggio di risparmiare due volte tempo e denaro. Fino ad oggi in caso di infortunio o malattia i lavoratori erano costretti a spedire o recapitare a mano il certificato medico necessario per godere dell’indennità di malattia: una copia per l’azienda, una per l’Inps, un’altra in qualche caso per l’Inail. Dal 2007 invece tutto viaggerà più semplicemente on oline. Un click sul computer del medico ed ogni pratica sarà sbrigata: all’istante.
E’ uno dei progetti a cui stanno lavorando Regione ed Inps, l’Istituto nazionale di previdenza sociale, che stamani hanno firmato a Palazzzo Bastogi a Firenze un protocollo d’intesa ed una convenzione. Entro sei o sette mesi partiranno le prime sperimentazioni. Obiettivo: giocare sulle sinergie e semplificare i servizi della pubblica amministrazione e la vita ai cittadini. Con qualche vantaggio, indiretto, anche per il caotico traffico cittadino. “Quello di oggi è il primo accordo del genere che l’Inps ha siglato con una Regione in Italia – sottolinea il vice presidente della giunta regionale Federico Gelli – Poiché si tratta di dati sensibili siamo stati ben attenti alla tutela della privacy del cittadino nell’ideare l’architettura che permetterà la condivisione delle banche dati e se la sperimentazione darà buoni frutti la Toscana potrebbe diventare capofila di un più ampio progetto nazionale”.
“Accrescere i canali di comunicazione tra enti diversi – prosegue Gelli - e sfruttare le nuove tecnologie per accellerare ogni passaggio burocratico è un modo per rendere un doppio servizio ai cittadini, facendo loro risparmiare tempo ed offrendo servizi più efficaci e funzionali. Ed è in fondo l’obiettivo dei numerosi progetti di egovernment che abbiamo realizzato con più enti e che continueremo a realizzare anche in futuro”.
Dal 2007 non ci sarà comunque solo la generazione e gestione on line dei certificati medici.
Il gruppo di lavoro costituito da tecnici ed esperti di Regione ed Inps, ma che sarà allargato anche ai Comuni, alle Asl e ai patronati, lavorerà infatti anche ad un secondo progetto per la gestione delle pratiche di invalidità civile. La materia oggi è di competenza comunale. Sarà studiato un protocollo di comunicazione basato su standard aperti per accellerare lo scambio di informazioni tra i vari attori ed enti coinvolti. Il cittadino anche in questo caso dovrebbe risparmiare tempo e vedere l’istruttoria della propria pratica procedere più velocemente.
Saranno coinvolti le associazioni di categoria e i patronati, che spesso assistono i cittadini, presentano le domande e ne verificano lo stato. Saranno coinvolti i Comuni, titolari appunto della gestione della pratica. Il flusso di comunicazioni riguarderà naturalmente anche l’Asl, che deve certificare lo stato di invalidità di chi fa richiesta, il sistema informativo regionale della sanità e naturalmente l’Inps, che è l’ente preposto alla liquidazione delle indennità. “Come si vede anche in questo caso sono coinvolti tanti e diversi attori istituzionali – annota il vice presidente Gelli – e proprio per questo il progetto può diventare un buon banco di prova per l’integrazione dei sistemi di varie amministrazioni.
E’ questa, del resto, la strada su cui vogliamo procedere per semplificare la pubblica amministrazione”.
Il gruppo di lavoro previsto dall’accordo firmato oggi con l’Inps inizierà a lavorare a settembre e i due progetti diventeranno operativi su scala regionale a partire dal prossimo anno. I primi test su alcuni aree saranno invece compiuti dopo alcuni mesi. Sarà di nuovo il gruppo di lavoro ad individuare i territori dove sperimentare i nuovi servizi. (wf)